“Rivoglio mio figlio” così Silvia ha dovuto dire addio a Mattia

La disperazione di una mamma che si è vista strappare dalle braccia il suo bambino dalla furia di un’alluvione.

La terribile alluvione che si è verificata nei giorni scorsi  nelle Marche ha provocato vittime e dispersi. Silvia Mereu era insieme al figlio di 8 anni, Mattia,  quando il fiume ha travolto la sua auto. La donna ha fatto di tutto per mettere in salvo il figlio che, però,  è svanito, inghiottito da un’ondata di fango e detriti.

ANSA/MATTEO CORNER/archivio

Silvia ora si trova ricoverata per un principio di ipotermia. È viva ma disperata: lo sguardo è vuoto, i capelli ancora incostrati dal fango. Silvia Mereu è in un letto d’ospedale. Con forza è riuscita a sopravvivere alla forza brutale del fiume che l’ha travolta mentre si trovava in auto. Ha fatto di tutto per proteggere il figlio ma le ondate hanno avuto la meglio e si sono portate via il bambino. Silvia ora è ricoverata, ha accusato un principio di ipotermia.  È salva ma con lo sguardo perso nel vuoto e il cuore devastato. Perdere un figlio è un dramma ma non sapere se è vivo o morto, non avere nemmeno un cadavere su cui poter piangere forse è ancora più devastante.

Il suo Mattia, 8 anni, è stato inghiottito da fango e detriti, strappato con violenza dalle braccia di sua madre. Intervistata da Repubblica, la donna ha raccontato la tragedia vissuta: “Quell’onda marrone  ci ha travolti. Siamo scesi dall’auto, lo tenevo a me. Poi mi è scivolato dalle braccia. L’ho visto aggrappato ad un tronco e poi è stato trascinato via“. Silvia giovedì sera stava tornando a casa dopo il turno di lavoro in farmacia. Nei pressi di un ponticello a Ripalta si è accorta che la situazione stava velocemente peggiorando. Per questo è scesa dall’auto cercando di allontanarsi a piedi dalla zona. Non ci è riuscita. Lei è stata ritrovata dai soccorritori soltanto qualche ora più tardi: è riuscita a mettersi in salvo tenendosi stretta ad un grosso tronco. Di Mattia Luconi purtroppo non c’è ancora traccia. Silvia ha solo un appello,  da giovedì continua a ripetere sempre la stessa frase: “Sono disperata, rivoglio mio figlio“. Di recente per ragioni completamente diverse ma non meno drammatiche, un altro bimbo di 7 anni è deceduto a Frosinone: l’ambulanza che doveva portarlo in ospedale non è mai arrivata e il bambino è morto nell’attesa.

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