Patate: fanno ingrassare? Ecco la verità shock, e non solo!

Patate: tutti i miti da sfatare legati a questo alimento. Smettete di credere alle dicerie. Ecco quello che dovreste sapere.

Patate: i miti da sfatare assolutamente!
Smettete di credere a tutte le dicerie sulle patate! (Pexels)

Le patate sono un alimento comunissimo ed apprezzato da moltissime persone, in tutto il mondo. Si tratta di tuberi commestibili solo se cotti che provengono da una pianta erbacea originaria del territorio americano e fanno capo alla famiglia delle Solanacee. Ne esistono di tante tipologie e varietà diverse. Come per tanti altri cibi, anche le patate sono soggette a tantissime teorie.

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In tanti ritengono che non apportino benefici alla salute. Altri sostengono che sia sbagliato mangiarle a causa dell’alta percentuale di nitrati presenti nell’alimento. Proseguendo con la lettura potrete scoprire da voi che cosa è veramente nocivo rispetto questo alimento. Verrà, inoltre, messo in luce che non rappresenta un reale pericolo per la salute.

Tutti i miti da sfatare sulle patate

Patate: i miti da sfatare assolutamente!
Cottura: sarebbe meglio optare per la bollitura. Perchè? (Pexels)

Sono utili? Non contengono solo amido ( un tubero di patata ne conteniene dal 17 al 29%), ma sono ricche di sostanze nutritive e donano l’energia giusta al nostro corpo. Contengono anche: fibre, luteina, carotenoidi, zexantina, vitamine B1, B2, B6, C, K e PP.

Fanno male? Hanno un alto indice glicemico che dipende dal tipo di cottura che si sceglie per cucinarle:

  • 65 unità: bollite con la buccia
  • 90/95: fritte

In base al condimento scelto possono essere più o meno caloriche. Ovviamente se si usa molto olio per friggerle, del burro o salse di accompagnamento viene da che sé che risulteranno più grasse e caloriche. Chi vuole stare attento alla propria linea e chi segue o vuole seguire una dieta equilibrata e povera di calorie dovrebbe prediligere la bollitura aggiungendo, a piacere, delle erbe aromatiche.

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Nitrati e solanina sono un pericolo? Contengono la solanina (l’alcaloide tossico), composto presente nei germogli e nelle sue parti verdi. Ad una concentrazione di 200 mg rappresenta un pericolo serio. Badate bene che si tratta di una concentrazione cui si arriva mangiando circa 1 kg di patate. L’avvelenamento da questo composto si può evitare tralasciando i tuberi verdi e togliendo le parti germogliate. 1 kg di patate per 250 mg per gli standard SanPiN rappresentano la norma massima consentita, per il contenuto di nitrati. Accumulando troppi nitrati diventerebbero molto dannose.

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Fanno male ai diabetici? Hanno un alto contenuto di carboidrati e si pensa che con il diabete possa provocare l’iperglicemia. Ci sono però alcuni tipi, come le novelle, che contengono molte più fibre che amido risultando più indicate. Sappiate anche che le patate bollite sono molto meno nocive di quelle fritte e che per ridurre l’amido prima di cucinarle è bene introdurle in una ciotola piena d’acqua.

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