“Anche la zanzara può trasmettere il virus”: per Andrea Crisanti i pericoli non sono mai finiti

Un nuovo allarme parte dal microbiologo patavino Andrea Crisanti: anche un certo tipo di zanzare possono trasmettere il virus.

Getty Immages/Enrico Dagnino

Il nuovo aumento di casi positivi e di ricoveri legati al Covid, tornano a far preoccupare gli esperti. In primis il professor Andrea Crisanti, microbiologo dell’Università di Padova che, fin dall’inizio della pandemia, si è contraddistinto per l’estrema prudenza. In questi giorni – spiega Il Giornale –  è cresciuta l’attenzione anche per un altro spiacevole fenomeno: l’ arrivo dell’Aedes koreicus, conosciuta anche come zanzara coreana. Un insetto che resiste molto bene al freddo ed è in grado di riprodursi molto rapidamente. Crisanti, essendo lui specializzato nello studio degli insetti, ha immediatamente messo in guardia: “E’ una cosa molto preoccupante perché questo tipo di zanzara è potenzialmente in grado di trasmettere il virus”.

Infatti, in tempi di Coronavirus, si teme che la presenza di un insetto capace di veicolare malattie possa peggiorare la situazione e causare una nuova impennata di contagi. Il professore – riferisce il Corriere della Sera – ha precisato: “Questo tipo di insetti può trasmettere  encefaliti virali equine e virus portati da animali ma in alcuni casi possono anche essere vettore di altre malattie come la febbre gialla”. Per il momento – stando alle parole dell’esperto – in Italia non ci sarebbero virus che la zanzara coreana potrebbe veicolare. Tuttavia non c’è da abbassare la guardia perché la situazione potrebbe cambiare. Secondo il microbiologo, infatti, la zanzara coreana potrebbe presto diventare endemica.

L’esperto, infine, ha ribadito quanto sia importante vaccinarsi contro il Covid e farsi inoculare anche la terza dose. Per quanto Crisanti, solo un anno fa, era molto scettico verso vaccini sviluppati in meno di un anno, oggi non ha dubbi a riguardo. “Purtroppo muoiono anche persone vaccinate, fragili e anziane perché la protezione del vaccino è diminuita dopo sei o sette mesi. Se vogliamo proteggerle dobbiamo farci la terza dose. Speriamo sia l’ultima”.

 

 

 

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