Vaccino ‘irresponsabile’: il parere scettico del dottor Crisanti scatena la polemica

Vaccino “irresponsabile”: Crisanti si espone con dichiarazioni che risultano ‘no vax’. Ma poi fornisce una valida spiegazione scientifica

Il vaccino contro il SARS-COV-2 dovrebbe arrivare a gennaio, e le aziende farmaceutiche fanno a gara a chi dev’essere la prima a portarlo sul mercato. Tra l’opinione pubblica però, si fa spazio un atteggiamento impropriamente identificato come ‘no vax‘. Stavolta lo scettiscismo è comprensibile, avvalorato anche dalla tesi di un noto parassitologo. Il dottor Andrea Crisanti, oggi direttore di microbiologia e virologia all’università di Padova, espone il suo parere a Focus Live.

Vaccino SARS-COV-2 presumibilmente in arrivo per gennaio 2021

Ospite a Focus Live lo scorso 19 novembre, Crisanti afferma chiaramente che alle condizioni attuali non si farebbe vaccinare contro il Covid19. Il parassitologo ha fornito una spiegazione scientificamente valida. Nonostante ciò, una parte del mondo politico e sanitario l’ha accusato di un incomprensibile atteggiamento ‘no vax’.

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Vaccino “irresponsabile”: l’affermazione di Crisanti che scatena il mondo politico e sanitario

In uno scenario così instabile, le affermazioni degli esperti assumono un enorme peso mediatico. L’Italia è un paese già incline alle perplessità. Non sono pochi i dubbi sulla reale efficienza dei vaccini, che tante volte sfociano in una vera e propria ostilità e negazione degli stessi. Ci sarebbe bisogno di fare chiarezza perché attualmente, i pareri contrastanti degli esperti di settore, alimentano il disorientamento della popolazione. In qualità di cittadino, la preoccupazione di Crisanti è giustificata. Stando alle sue dichiarazioni ci sarebbe bisogno di maggior trasparenza dei dati relativi al nuovo vaccino, che dovrebbero essere completi e accessibili. Insinua un forte dubbio riguardo alla conformità della prassi seguita nello sviluppo dei vaccini, usando questi termini: “Sono stati sviluppati saltando la sequenza delle fasi 1, 2 e 3, in questo modo ci si porta appresso i problemi delle varie fasi.“. Precisa di non essere ‘no vax’, anzi. Le sue perplessità sono fondate sulla questione delle fonti: “Un vaccino è tale quando lo comunica la comunità scientifica”. In questo caso, la notizia dell’arrivo dei vaccini è stata ampiamente divulgata da aziende farmaceutiche e politici.

In effetti, i trial dei vaccini non sono ancora disponibili. Solo quando avranno superato tutte le fasi di analisi necessarie nella sperimentazione clinica e saranno testati, si potrà avere un’idea chiara sulla reale efficacia contro il virus.

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