Vaccino anti-Covid, l’Aifa fa chiarezza: ecco come sarà distribuito

Vaccino anti-Covid, l’Agenzia italiana del farmaco fa chiarezza: ecco come saranno distribuiti, tutti gli aggiornamenti e i dettagli.

L’emergenza Coronavirus continua a essere al centro dell’attenzione mediatica in Italia. La situazione nel nostro Paese è ancora molto complessa e in alcune Regioni è attivo una sorta di lockdown, a causa dell’alto numero dei contagi. Si tratta delle Regioni cosiddette ‘rosse’, che hanno delle limitazioni più restrittive rispetto alle ‘arancioni’ e alle ‘gialle’, che sono quelle in cui l’emergenza è leggermente più sotto controllo. Ad oggi sembra proprio che l’unica strada per cercare di uscire pian piano dalla pandemia sia quella del vaccino, che dovrebbe arrivare in Italia a gennaio, come annunciato nei giorni scorsi anche dal Ministro della Salute Roberto Speranza e dal Commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri, il quale ha parlato di 3,4 milioni di dosi per il primo mese.

Vaccino anti- Covid
Vaccino anti-Covid, l’Agenzia italiana del farmaco fa chiarezza: ecco come verrà distribuito a gennaio (in foto il Ministro della Salutet Roberto Speranza)

Ma come stanno procedendo esattamente i lavori per il vaccino? E soprattutto, come verà distribuito quest’ultimo? Ne ha parlato poco fa il direttore generale dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco), Nicola Magrini, durante un intervento all’appuntamento on line ‘Un Vaccino per tutti‘: ecco le sue parole nel dettaglio.

Vaccino anti-Covid, l’Aifa fa chiarezza: ecco come verrà distribuito, tutti gli aggiornamenti sull’argomento

Il vaccino anti-Covid è davvero attesissimo e tutti sperano sia la soluzione all’emergenza in atto, o quantomeno l’inizio di una ripresa. Il Direttore Generale dell’Aifa Nicola Magrini, intervenuto nel corso dell’incontro ‘Un Vaccino per tutti’, ha spiegato in che modo arriverà il vaccino e come verrà distribuito nei primi tempi: “Si partirà a gennaio con un quantitativo limitato: uno, due, tre milioni al mese, di diversi vaccini che andranno tenuti separati. L’importante sarà sempre fare il richiamo con lo stesso vaccino, senza confusione organizzativa”, ha spiegato Magrini, aggiungendo poi che si procederà prima con le fasce a rischio, ovvero i lavoratori del settore sanitario, persone a contatto con il pubblico, forze dell’ordine, lavoratori delle Rsa e gli anziani over 75. “Sarà un processo graduale”, ha specificato Magrini nel corso dell’appuntamento di Internazionale a Ferrara, che si è tenuto online proprio per le restrizioni legate alla pandemia.

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