Emilio, la testa sbattuta violentemente sul parabrezza e sull’asfalto “Non l’avevo visto”

Emilio aveva appena 25 anni. Ha sofferto ben cinquanta giorni prima di morire.

Il numero delle vittime della strada cresce ogni giorno. Dopo la giovanissima Sara Candeago, morta a 19 anni per colpa di un pirata della strada, questa volta ad andarsene è stato il 25enne Emilio Lafetah. Il giovane – riporta Today – era rimasto coinvolto in un incidente stradale a Sulzano, in provincia di Brescia lo scorso 28 agosto. Dopo 50 giorni di coma è morto  in ospedale. Quel terribile giorno, Emilio, originario di Napoli ma residente a Sebino, stava camminando lungo la rampa di accesso alla Sp19. Un’auto, che stava sopraggiungendo proprio in quel momento, lo ha visto comparire davanti all’ultimo minuto e non è riuscita a evitarlo. Nell’impatto il 25enne ha sbattuto la testa contro il parabrezza e quel violento colpo gli è stato fatale.

Nonostante l’immediatezza dei soccorsi le condizioni del 25enne sono apparse subito disperate. Il giovane, infatti, dopo aver sbattuto, era anche sbalzato di qualche metro candendo violentemente sull’asfalto riportando gravissimi traumi sia alle gambe sia alla testa. Sul posto – spiega Fanpage – i sanitari e i medici del 118 hanno cercato di stabilizzarlo sul luogo dell’incidente prima del trasporto disperato all’ospedale Civile di Brescia. Qui Emilio è arrivato che era già in coma. Passati 15 giorni il 25enne non dava nessun segnale di ripresa e così è stato trasferito in una struttura specializzata di Sarnico, sempre nel Bresciano. Purtroppo, nonostante la giovane età e le preghiere e speranze di amici e familiari, dopo 50 giorni di agonia, il cuore di Emilio ha cessato di battere. Il giovane lascia la mamma Dorota, il papà e la sorella Malika oltre a numerosi amici. Sulla precisa dinamica dei fatti sta ancora indagando la Polizia locale per appurare eventuali responsabilità da parte della donna alla guida della Volswagen Golf che ha travolto Emilio.

 

Impostazioni privacy