Claudio Baglioni: il retroscena su Lucio Battisti che non ti aspetti

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Claudio Baglioni è stato ospite della Festa del Cinema di Roma e qui ha regalato delle confessione inaspettate al pubblico.

Claudio Baglioni facebook
Claudio Baglioni/Facebook

Baglioni è un’ icona per il mondo della musica non solo in Italia, ma anche all’ estero pubblicando ben 40 album. Di recente ha partecipato come invitato alla Festa del Cinema di Roma, dove ha potuto parlare in modo ravvicinato con il pubblico. L’ accoglienza è stata davvero calorosa: ad accompagnare il suo arrivo vi erano striscioni e cori e intonavano le sue canzoni più famose.

In questa occasione, l’ artista ha raccontato del suo rapporto con il cinema “del cuore”, ovvero di sequenze cinematografiche musicali che gli sono rimaste particolarmente impresse, come Il Mago di Oz con Judy Garland che intona Over the rainbow Colazione da Tiffany con Moon River cantata da Audrey Hepburn. Proprio riguardo a quest’ ultima svela che la canzone era stata scritta apposta per lei da Henry Mancini, poichè lei non era una cantante, cercando di andare incontro con la sua voce”. Ha citato poi anche Harold e Maude con Ruth Gordon che canta Don’t be shy di Cat Stevens (“un film senza colonna sonora e pieno di canzoni, tutte di Stevens”).

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E parlando di questi ever green del cinema musicale si lascia andare ad alcune confessioni, davvero inaspettate circa proposte che avrebbe ricevuto insieme ad un altro collega durante l’ apice del suo successo.

Dal film con Battisti a quello “Hard” su un’astronave

Lucio Battisti facebook
Lucio Battisti/ Facebook

Sempre parlando di Cinema, Claudio Baglioni racconta che il suo primo film è stato Zorro contro Maciste, dove l’uomo forzuto affrontava l’uomo mascherato che vide in una sala parrocchiale di Roma. Per quanto riguarda, invece, il film preferito in assoluto questo  rimane Blade Runner di Ridley Scott, “un film favoloso ma dolorosamente umano con una colonna sonora strepitosa di Vangelis che è stato anche mio arrangiatore per E tu, si era innamorato di Piccolo grande amore. Mi aveva raccontato che si addormentava ascoltandola e io all’inizio mi ero pure stranito perché dicevo ‘ma allora la trova noiosa’, poi ho capito che invece gli dava serenità”. 

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Ma la vera sorpresa delle sue confessioni riguardando la proposta di fare un film assieme all’ allora collega Lucio Battisti dove i due dovevano interpretare due ragazzi di borgata. La storia doveva concludersi con la tragica morte del personaggio interpretato da Lucio, il quale veniva portato via morente proprio da Baglioni. Di quel film poi non si fece niente in realtà.

Altra proposta cinematografica fu quella, sempre fatta a Claudio, di recitare in una sorta di film di Fantascienza Hard ambientato negli anni 3000 dove “vi erano amplessi di diversa natura sull’ astronave”. E su questa offerta Baglioni ironicamente risponde così: io fino a 14 anni non ho guardato gli sconosciuti negli occhi, perché mia madre diceva che i bambini non dovevano guardare gli adulti direttamente in volto, immaginate che a 28 anni poi potessi fare un film sulle ammucchiate in astronave… sarebbe stato decisamente troppo”.

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