Beatrice Valli: bufera sulla sua linea di abbigliamento per bambini

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L’ex-corteggiatrice di Uomini e Donne Beatrice Valli lancia la sua linea d’abbigliamento per bambini, ma è subito bufera in merito.

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Beatrice Valli al centro della polemica foto: Instagram).

Come spesso succede, la partecipazione a Uomini e Donne è un trampolino di lancio non indifferente per molti tronisti e corteggiatori; non ha fatto eccezione Beatrice Valli, bolognese 26enne che al dating show ha conosciuto il suo attuale compagno, Marco Fantini, ormai sette anni fa.

I due sono ormai genitori ed hanno messo al mondo due bellissime bambine, Bianca e Azzurra; la Valli, ormai una nota influencer (con quasi 3 milioni di follower) ha deciso proprio di lanciare una linea d’abbigliamento per bambini, scatenando però non poche polemiche.

Beatrice Valli, le polemiche per la sua nuova linea d’abbigliamento per bambini

Non è strano che una nota influencer decida di lanciare una linea d’abbigliamento e così Beatrice, già mamma di due bambine nonostante sia giovanissima, ha deciso di dedicarsi proprio ai più piccoli.

Subito dopo il lancio del marchio di moda però, molti dei suoi follower hanno iniziato a criticare l’influencer, specie per non aver mantenuto le promesse fatte in precedenza.

Nello specifico, ad essere finiti nella bufera sono i prezzi dei capi, non disponibili a prezzi accessibili come precedentemente fatto intendere dalla Valli; un maglioncino infatti costa all’incirca 55 euro, mentre per i cappellini si parla di una cifra intorno ai 33 euro.

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Beatrice insieme a Marco foto: Instagram).

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Non prezzi totalmente inaccessibili, ma nemmeno a portata di mano come in molti credevano e speravano; dal canto suo, la Valli si difende affermando come, lanciando un marchio del genere, era pronta ad affrontare delle critiche che sapeva sarebbero arrivate.

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L’influencer inoltre ha sottolineato come abbia fatto tutto il possibile per abbattere i costi, nonostante il materiale utilizzato sia cotone organico ed ogni capo sia realizzato interamente in Italia. La Valli dice dunque di aver puntato sulla qualità, ma in molti continuano a storcere il naso e a non essere convinti di spendere determinate cifre per capi che, per la crescita del bambino, verranno utilizzati per poco tempo.