Dopo il Niger, il Gabon: cosa sta succedendo nell’Africa sub-sahariana?

A distanza di un mese da quanto accaduto in Niger, anche nel Gabon l’esercito ha spodestato il presidente. Cosa sta succedendo nell’Africa sub-sahariana?

In questi ultimi tre anni il continente africano è stato interessato da una serie di colpi di Stato. La tendenza, che ha iniziato a prendere piede con la fine del colonialismo e la diffusione della democrazia occidentale nei diversi Paesi a partire dagli anni ’60, sembrerebbe essersi acuita in tempi recenti. E, dopo quanto accaduto in Niger un mese fa, anche l’esercito del Gabon ha deciso di ribellarsi al presidente, giunto al suo terzo mandato.

Il colpo di Stato in Gabon
Dopo il Niger, anche in Gabon i militari fanno scoppiare il colpo di Stato: cosa sta succedendo – Foto Ansa – FormatoNews.it

Tutto ha avuto inizio in seguito alla rielezione di Ali Bongo Ondimba. Lo scorso 26 agosto si sono tenute le votazioni e, dopo che la Commissione elettorale del Gabon ha annunciato la sua vittoria, un gruppo formato da 12 militari è insorto. I risultati sono stati annullati e le istituzioni dello Stato sciolte. Inoltre, i confini del Paese, situato nell’Africa centrale, sono stati chiusi.

In base alle fonti, alle origini del golpe ci sarebbe il malcontento generale della popolazione nei confronti dello stesso Ali Bongo. Al potere dal 2009, è stato accusato di aver instaurato una vera e propria dittatura nello Stato, insieme alla sua famiglia. Prima di lui, infatti, il presidente del Gabon è stato suo padre, Omar Bongo, diventato capo di Stato nel 1967.

Colpo di Stato nel Gabon: la ribellione dei militari contro la tirannia della famiglia Bongo

La famiglia di Ali Bongo ha governato il Paese per 56 anni, almeno fino a prima che l’esercito decidesse di ribellarsi ai risultati delle ultime elezioni. La volontà del presidente di candidarsi per il suo terzo mandato (nonostante l’ictus avuto nel 2018) e la sua vittoria, arrivata grazie a delle elezioni truccate, hanno rappresentato la goccia che ha fatto traboccare il vaso per i militari del Gabon.

Colpo di Stato in Gabon
L’esercito si è ribellato dopo la vittoria elettorale del presidente Ali Bongo – Foto Ansa – FormatoNews.it

L’intento dell’esercito era, quindi, porre fine alla dittatura della famiglia Bongo. Come spiegato da uno dei militari nel corso dell’annuncio del colpo di Stato, l’insurrezione è stata causata da “un governo irresponsabile e imprevedibile che provoca un continuo deterioramento della coesione sociale”. La tirannia di Ali Bongo avrebbe rischiato solamente di “portare il Paese nel caos” a detta dell’esercito.

Così, è stata dichiarata l’istituzione di un apposito Comitato per la transizione e per ripristinare le istituzioni. I militari si sono detti intenzionati a “rispettare gli impegni del Gabon nei confronti della comunità internazionale”. Come spiegato in precedenza, il golpe è arrivato solamente un mese dopo che i soldati del Niger hanno tolto il potere al loro presidente, Mohamed Bazoum, scatenando la reazione dell’Ecowas.

Dal Mali al Niger: anni di agitazione nell’Africa sub-sahariana

Anche il Burkina Faso è stato interessato da un colpo di Stato (per la precisione due nel giro di otto mesi) l’anno scorso. Nel 2021, in Sudan – un Paese attanagliato dalla guerra civile da diverso tempo – i capi di Stato impegnati nella transizione con l’incarico di instaurare la democrazia sono stati rovesciati. Allo stesso modo la Guinea ha visto il presidente, Alpha Condé, perdere il potere in seguito ad un’insurrezione militare.

Colpo di Stato in Gabon
Il presidente Ali Bongo solamente l’ultimo ad essere stato estromesso – Foto Ansa – FormatoNews.it

A questi si aggiunge il Mali che, a partire dal 2020, ha assistito all’estromissione e al successivo arresto del presidente Ibrahim Boubacar Keita. L’esercito ha promesso alla popolazione che presto avrà nuovamente diritto al voto, con le elezioni che si terranno a febbraio 2024. Pare evidente che, negli ultimi anni, il continente africano (in particolare nell’area sub-sahariana) stia vivendo un periodo di forte fermento.

Nonostante le condanne dalla comunità internazionale, i golpe non sembrano affatto destinati a fermarsi. Al momento, nel Gabon, Ali Bongo è stato costretto a rinunciare al suo incarico. Il presidente ha chiesto l’aiuto dei suoi “amici in tutto il mondo” invitandoli a “fare rumore” per lui in un video condiviso sul web. Al suo posto, i soldati hanno eletto il generale Brice Iligui Nguema come nuovo leader del Paese.

Sarà lui ad occuparsi della transizione del Gabon. La Francia – che anche in seguito al raggiungimento dell’indipendenza da parte dello Stato ha continuato ad avere una grande influenza su quest’ultimo – non è ancora intervenuta con la sospensione di sostegni, come invece è accaduto subito dopo il colpo di Stato in Niger, l’ultimo Paese ad essere andato incontro ad un golpe prima del Gabon.

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