Tutti pazzi per i selfie: la scienza ci spiega perché non possiamo fare a meno di scattarne

Chi non ha mai fatto un selfie nella vita? Ma se pensate che sia solo vanità, vi sbagliate davvero di grosso: cosa dice la scienza

Una moda, bisogna ammetterlo, a cui da parecchi anni, ormai, nessuno può resistere. Anche i puristi, ne avranno fatto almeno uno nella vita. Stiamo parlando del selfie, gli autoscatti che poi, di solito, postiamo sui social. Solo vanità? No, non proprio: ecco cosa dice la scienza.

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Cosa si cela dietro i selfie? Parla la scienza (Foto: Ansa) – formatonews

Per chi è cresciuto negli anni ’90, si chiamava autoscatto. La tendenza a ritrarsi, con una macchina fotografica (oggi, quasi nel 100% dei casi, con uno smartphone), in una foto scattata da soli. Chi è che non ne ha mai fatto uno? Al mare, per documentare il primo bagno della stagione. Oppure allo stadio, per testimoniare la fede per la nostra squadra del cuore. Oppure, per darci un tono, al lavoro, magari con la toga o il camice addosso.

Insomma, a prescindere dall’età, è difficile resistere alla tentazione di farsi un selfie. Ma non pensiate che sia una moda sic et simpliciter. C’è una motivazione scientifica che non ci fa resistere a questa “moda”. Ecco quale.

Selfie: ecco cosa dice la scienza

Come su ogni tendenza sociale, da sempre, fioccano le ricerche. Ed essendo quella dei selfie una moda planetaria, non poteva mancare lo studio, questa volta condotto su 2.100 persone. I risultati sono abbastanza sorprendenti. Già, perché se pensiamo che si tratti solo di vanità, ci sbagliamo di grosso. Quella sicuramente, incide. Incide la voglia di apparire sempre e comunque. Ma c’è qualcosa di più profondo.

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La scienza svela perché amiamo scattare i selfie (formatonews.it)

Secondo una ricerca ad opera dell’Università di Tubinga poi illustrata sulla rivista Social Psychological and Personality Science, infatti, dietro al selfie vi sarebbe la voglia e la volontà di fissare nella nostra mente, nel nostro inconscio, la sensazione che stiamo provando in quel momento. Fermandoci per un attimo, scattando la foto, immortalando quell’istante, tutto rimarrebbe poi più nitido dentro di noi.

Quando poi andiamo a osservare quel selfie, infatti, andiamo anche a riconnetterci con quella sensazione provata. Così, dunque, la facciamo diventare immortale. Infatti, quando sbagliamo prospettiva (sarà capitato a tutti, almeno una volta), veniamo pervasi da un profondo senso di insoddisfazione. In questo caso, dunque, diventa perpetua una sensazione negativa. Che, chiaramente, è l’esatto opposto di quello che vorremmo ottenere con un selfie celebrativo del momento.

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