Raccolti e coltivazioni a rischio. Cosa succede

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Il mese di Gennaio è terminato, senza dimenticare che sono visibili comunque cambiamenti climatici. Cosa sta accadendo nello specifico.

I cambiamenti climatici sono stati visibili soprattutto con delle stranezze che abbiamo notato tutti, ossia delle giornate primaverili piuttosto che invernali. Non solo, si è manifestato anche un brusco calo delle temperature che hanno causato delle ondate di freddo su quasi tutta l’Italia. Da notare delle grandi anomalie, ossia che la primavera si è travestita da inverno, e poi è terminata con un grande sbalzo termico.

Raccolti e coltivazioni a rischio. Cosa succede2023-01-30
Raccolti e coltivazioni a rischio. Cosa succede – Formatonews

In questi giorni della merla assistiamo a delle giornate con ondate di freddo che risultano essere molto intense. Il maltempo è sicuramente un grande danno per le coltivazioni. Si assiste a un clima che è ovviamente più invernale ma che è arrivato poi davvero molto velocemente.

L’allarme

È stato proprio Coldiretti a lanciare l’allarme. La Confederazione dei coltivatori ha davvero un grande timore, dato che questo gelo è davvero molto pericoloso per i raccolti. Vi è il rischio che possa bruciare i fiori e anche le gemme delle piante e degli alberi, purtroppo sono davvero pesanti le ripercussioni che si possono riversare sui prossimi raccolti.

“L’arrivo del grande freddo colpisce le coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicoria, e broccoli che reggono anche temperature di qualche grado sotto lo zero ma se la colonnina di mercurio scende repentinamente o se le gelate sono troppo lunghe si verificano danni” Questo quanto dichiarato nello specifico dalla Coldiretti. Con le temperature che sono state registrate proprio nella fascia che riguarda l’ inizio mese si è assistito a un vero e proprio risveglio prematuro e anche molto caotico che riguarda la natura. Quindi piante di limoni in fiori oppure le api che appaiono essere disorientate. Diverse sono state le ondate di gelo e neve, insomma un preoccupante effetto del cambiamento climatico che appare sotto gli occhi di tutti e che non possiamo assolutamente ignorare.

“Il caldo anomalo lungo tutta la Penisola ha favorito il risveglio anticipato delle varietà più precoci di noccioli, pesche, ciliegie, albicocche, agrumi e mandorle dopo un mese di dicembre che aveva fatto segnare una temperatura superiore di 2,09 gradi la media storica ma l’anomalia è stata addirittura di 2,54 gradi nel centro Italia e di 2,65 gradi nel mezzogiorno secondo le elaborazioni Coldiretti sulla banca dati aggiornata Isac Cnr” questo quanto continua dichiarare la Coldiretti.

le api che appaiono essere disorientate 2023-01-30
Le api che appaiono essere disorientate – Formatonews

A questo punto dobbiamo segnalare che il climatologo Bernardo Gozzini Direttore del Consorzio Lamma-Cnr, afferma che l’anno del 2022 è risultato essere un anno davvero molto caldo, addirittura l’anno più caldo in Italia e il secondo anno più caldo in Europa. Un anno molto difficile anche per quanto riguarda la siccità, un problema che purtroppo ancora persiste in modo molto preoccupante senza soluzioni.

Ovviamente questo va drammaticamente a svantaggio dell’ ambiente e dell’agricoltura. “L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo che hanno superato nel 2022 i 6 miliardi di euro, conclude allarmata la Confederazione dei coltivatori”