Affitti tutti in aumento. Fai attenzione

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Si parla di rivalutazione ISTAT, legata proprio all’inflazione dei prezzi e che influisce notevolmente su molti altri elementi.

Tra questi elementi che vanno considerati vi è ad esempio il canone di affitto che ogni affittuario deve pagare al proprietario dell’immobile. Si tratta infatti di un costo complessivo che deve essere adeguato all’andamento dei prezzi del periodo. La rivalutazione ISTAT di cui parliamo ha proprio l’obiettivo di allineare tutti gli importi a quello che risulta essere l’andamento economico del Paese. Quindi quello dell’affitto è un parametro che viene ovviamente toccato e penalizzato.

Affitti tutti in aumento. Fai attenzione 2023-01-19
Affitti arrivano fortissimi aumenti – Formatonews

Dobbiamo chiarire  un dato importante ossia che non tutti i canoni di affitto sono adeguabili a questa rivalutazione ISTAT. Ladeguamento ISTAT sull’affitto che si paga mensilmente al proprietario dell’immobile non risulta essere sempre un atto obbligatorio. Fondamentale precisare che è importante e indispensabile che ci sia una apposita clausola nel contratto di locazione che viene stipulato tra il proprietario dell’immobile e l’affittuario. Nel contratto deve essere specificato che l’adeguamento all’indice ISTAT deve essere annuale. Quindi attenzione, dato che se tale clausola manca nel contratto di locazione stipulato tra le parti, allora il proprietario dell’immobile non potrà assolutamente pretendere alcun aumento.

I dettagli da considerare

Per quanto riguarda i contratti in affitto a cui è applicata la cedolare secca sono esenti dalla rivalutazione annuale e quindi il prezzo rimarrà sempre lo stesso per tutta la durata. Per quanto riguarda l’indice FOI di riferimento questo stabilisce una variazione annua rispetto al mese di dicembre dell’anno 2021 pari ad una percentuale dell’ 11,3%. Per aggiornare il canone di affitto è importante stabilire l’indice ISTAT FOI del mese che precede proprio la data di scadenza del contratto. L’aumento prevede una rivalutazione al 100% per i contratti di affitto che hanno la durata di 4 anni + 4 anni (4+4) e del 75% nel caso di quelli che hanno durata 6 anni + 6 anni (6+6). Fondamentale è conoscere come si procede per calcolare l’adeguamento dell’importo da pagare ogni mese al proprietario dell’immobile ?

Quello che è indispensabile sapere è che bisogna moltiplicare il canone d’affitto annuo per l’indice ISTAT e poi moltiplicare il tutto per la percentuale di rivalutazione che è stata prevista. Il totale che se ne ricava sarà l’importo annuo rivalutato che andrà poi diviso per 12 mensilità, in questo modo possiamo conoscere l’importo effettivo della locazione mensile da pagare. Dobbiamo precisare che le oscillazioni vi sono ma per fortuna risultano essere lievi e incidono davvero in maniera minima sull’importo. Purtroppo quest’anno la situazione complessiva non è facile a causa delle conseguenze economiche che sono state disastrose e continuano a non essere facili per la nostra economia. Il tutto a causa della crisi e della pandemia, ma anche a causa del vertiginoso aumento dei prezzi, complice l’inflazione, che ovviamente porterà gli affitti a subire un aumento davvero considerevole che va quindi considerato per coloro che hanno intenzione di prendere in locazione un immobile. Facciamo un esempio con cifre alla mano. Per coloro che pagano una locazione mensile di 1.000 euro l’aumento comporterà un costo mensile maggiorato di 113 euro, quindi a questo punto l’affitto mensile arriverà a 1.113 euro.