È cominciata la nuova sanatoria circa le cartelle esattoriali. Il Governo Meloni mette in atto la cancellazione di alcune cartelle.
Non si tratta solo della cancellazione di alcune cartelle, come appena detto, ma si parla anche della rottamazione di tutte le altre. Cerchiamo di comprendere meglio cosa accadrà nel dettaglio e soprattutto cerchiamo di comprendere attentamente cosa sta facendo il Governo Meloni a tal proposito. Si tratta di un qualcosa che è molto importante per le tasche delle famiglie italiane, sempre più in difficoltà con aumento dei prezzi e bollette alle stelle. Circa la nuova sanatoria si tratta di cartelle cancellate che però sono in carico a Equitalia, vecchio riscossore e non ad Agenzia delle Entrate Riscossione, nuovo riscossore. Quindi si tratta di cartelle che erano già in carico al vecchio concessionario e non a quello attuale.
Circa il provvedimento, il tutto sembrerebbe definitivo. La sanatoria delle cartelle partirà nel nuovo anno, quindi con l’arrivo del 2023. Riguarda quelle affidate all’agente della riscossione entro un anno specifico ossia quello che riguarda il 2015, con Equitalia quindi. Quando si parla di condono si intende la cancellazione automatica e senza domanda delle cartelle. Il valore è al di sotto di una cifra ben specifica ossia quella dei 1.000 euro. Quindi quelle cartelle che riguardano delle tasse specifiche come il pagamento del bollo auto, IMU, TASI e altri tributi e tasse che hanno un valore inferiore alla cifra dei 1.000 euro, scompariranno.
La rottamazione “Quater”
Come ad esempio gli aiuti di Stato da restituire, l’evasione IVA e delle sanzioni che sono collegate a delle sentenze penali oppure della Corte dei Conti. In questi casi quindi vi è l’esclusione senza una vera e propria possibilità di adeguare il tutto. Circa il numero delle rate si tratta di una notevole quantità, infatti sono 18 in tutto e si tratta di rate trimestrali. Le prime due rate, che sono le uniche che riguardano l’anno che sta per iniziare, ossia il 2023, hanno scadenza il 31 luglio 2023 e il 30 novembre 2023. Per quanto riguarda la percentuale è pari al 10% del debito totale. Circa le altre 16 rate che restano riguardano un periodo ben preciso che va dal 28 febbraio 2024 al 30 novembre 2027. Queste rate sono in scadenza ogni tre mesi, quindi scadenza trimestrale e le date delle scadenze sono due da segnalare ossia quella del 31 maggio e quella del 31 luglio.