Una vita di successi finisce in solitudine: famosa cantante trovata morta in casa dopo giorni

Una vita di successi culminata con una morte in completa solitudine. La famosa cantante è stata trovata morta in casa sua a distanza di diversi giorni dal decesso.

A lanciare l’allarme sono stati i vicini che non la vedevano da diversi giorni. Preoccupazioni confermate dai familiari che non riuscivano a mettersi in contatto con l’artista. Quando i Vigili del Fuoco sono entrati nell’appartamento, la donna giaceva morta sul pavimento del bagno.

ANSA/CIRO FUSCO/archivio

Si presume che la famosa cantante sia stata stroncata da un malore improvviso. Quando è stata trovata senza vita nella sua casa di Firenze, dalle condizioni del cadavere, si è subito capito che la poverina giaceva lì morta e sola da più giorni. Una vita costellata da grandi successi culminata nella più totale solitudine. La vittima era la famosa cantante lirica Renata Ongaro e aveva 96 anni. Nonostante l’età viveva da sola nel suo appartamento di Via Tozzetti.

Originaria di Savona ma residente a Firenze ormai da anni, la cantante lirica nota in tutto il mondo, aveva scelto il capoluogo toscano per lavoro, ma poi vi era rimasta per amore con il marito Filippo De Sanctis, direttore d’orchestra. Aveva interpretato alcune delle opere più famose di tutti i tempi come Il Barbiere di Siviglia ed è stata insegnante al Cherubini oltre ad aver lavorato in alcuni dei più prestigiosi teatri italiani come quelli di Venezia, Palermo, Firenze, Milano, Spoleto, Piacenza e Trieste. I vicini e i tanti che la conoscevano descrivono Renata Ongaro come una donna elegante e generosa.

Purtroppo, tuttavia, il dramma della solitudine e dell’abbandono riguarda sempre più anziani, a prescindere dalla fama avuta in gioventù. Renata è stata trovata dopo giorni ma c’è anche chi viene trovato dopo mesi se non addirittura anni. Il caso più eclatante è stato quello di Marinella Beretta, una signora di 72 anni di Como il cui cadavere è stato trovato mummificato nel salotto di casa sua a distanza di due anni dal decesso. Per tutto questo tempo nessuno si era mai preso la premura di andare a bussare alla sua porta o anche solo di farle una telefonata. In compenso al funerale c’era tutto il paese: ma ormai era tardi

 

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