La mamma della piccola Diana non è pentita di aver lasciato morire la figlia e chiede quando ci sarà il funerale

Nessun pentimento da parte di Alessia Pifferi per aver provocato la morte della figlia abbandonandola in casa sola per una settimana.

E’ sempre difficile riuscire a capacitarsi del fatto che un genitore possa togliere la vita ai propri figli. Tutto il Paese è rimasto profondamente toccato dalla storia della piccola Elena, uccisa dalla madre Martina con oltre 11 coltellate. Altrettanto sconvolgente la storia di Diana, la bimba di 16 mesi lasciata a casa da sola per una settimana con un biberon e dei tranquillanti.

Alessia Pifferi Facebook

La mamma della bambina, la 37enne Alessia Pifferi, dopo aver dichiarato che non era la prima volta che lasciava la bambina a casa sola per lunghi periodi e che sapeva che la piccola sarebbe anche potuta morire, ora non mostra alcun segno di pentimento. Reclusa in carcere pensa a farsi bella, ha più volte chiesto che le venga fornito un elastico per i capelli. Raggiunta da Fanpage il legale che difende la donna,  l’avvocato Solange Marchignoli ha spiegato: “La frase di pentimento potrebbe arrivare da una persona che ha compreso quello ha fatto. Non è il suo caso. Ha capito solo in parte quello che è successo ed è distrutta dal dolore. Lei non è un’assassina lucida, vive in questo momento in una bolla e si fa fatica a comunicare“. Sembra si voglia giocare la carta dell’infermità o comunque della non piena capacità di intendere e volere. Strada battuta già molte altre volte in passato. Eppure Alessia ha detto esplicitamente agli inquirenti che era sua abitudine lasciare Diana – una bambina di 16 mesi ribadiamo – sola in casa.

L’avvocato ha proseguito sostenendo che la sua assistita non sa che l’opinione pubblica è molto dura nei suoi confronti. La donna, come nulla fosse, continua a chiedere quando saranno i funerali della figlia e di poter partecipare. Un gesto che sembrerebbe folle ma la psicologa clinica e criminologa forense Debora Gatto spiega che la Pifferi, partecipando ai funerali di Diana, stia cercando di riparare la sua immagine scalfita da ciò che ha fatto. La dottoressa ha precisato: “Si tratterebbe di un vero e proprio gesto riparatore nei confronti della sua stessa immagine di sé. Dunque non dobbiamo considerarlo come un distorto senso di rispetto nei confronti della piccola, ma di un gesto totalmente egoistico a difesa della propria rappresentazione mentale di madre, che necessita di fare a menda attraverso tentativi di questo tipo“.

 

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