Pomodoro: ecco quello fortificato che ti aiuta in una carenza

Un team di ricercatori in Inghilterra è riuscito a produrre un pomodoro geneticamente modificato. Questo è ottimo per chi soffre di carenza da Vitamina D, inoltre aiuta a rafforzare le ossa e i muscoli. Siete curiosi di scoprire come funziona? Vediamolo insieme. 

Da non credere, alcuni esperti sono riusciti a creare un pomodoro fortificato, pensate che questo contiene la stessa quantità di vitamina D3 di due uova o di un cucchiaio di tonno. Le sue proprietà sono pazzesche, scopriamo come hanno fatto e tutti i benefici di questo alimento.

pomodoro fortificato
pomodoro fortificato: ecco di cosa si tratta

Come dicevamo, alcuni scienziati hanno ricreato dei pomodori geneticamente modificati, ciascuno di questi contiene la stessa quantità di provitamina D3. In pochi sanno che la vitamina D è essenziale per rafforza i muscoli, i denti e le ossa. Generalmente per integrarla nel nostro organismo, basterebbe esporsi ai raggi solari. 

Ora un gruppo di ricercatori è riuscito a ricreare le stesse vitamine in un pomodoro, un’invenzione pazzesca che nessuno avrebbe mai pensato di realizzare. Grazie all’assunzione di questo alimento si potrebbero apportare moltissimi benefici al nostro organismo, anche perché i pomodori sono ampiamente accessibili a tutti e facilmente consumabili.

Ma scopriamo nel dettaglio come sono riusciti a creare questo alimento.

Pomodori fortificati: ecco lo studio

Per realizzare i pomodori fortificati, gli scienziati hanno apportate delle modifiche al gene stesso dell’alimento, in questo modo hanno utilizzato una tecnica chiamata Crispr-Cas9. L’obbiettivo degli scienziati era trovare un enzima, che generalmente converte la provitamina D3 in colesterolo.

Per questo motivo, i ricercatori hanno alterato questo enzima, riuscendo a bloccare il suo normale processo di crescita. Hanno calcolato che la quantità di provitamina D3 in un frutto di pomodoro geneticamente modificato è uguale a quella presente in due uova.

pomodoro fortificato
Ecco il pomodoro fortificato, contiene la stessa quantità di vitamina D3 di due uova

Insomma una scoperta sorprendete, per avere questo risultato i frutti dovrebbero comunque essere esposti alla luce UVB, nei prossimi giorni i ricercatori cercheranno di testare anche queste tecniche, per capire quali altri cambiamenti otterrebbero sui pomodori geneticamente modificati.

Probabilmente questa tecnica potrebbe funzionare anche su altri tipi di alimenti, per scoprire altre novità sull’argomento non ci resta che aspettare. Voi cosa ne pensate?

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