Pensione di reversibilità: arriva la bella notizia tanto attesa

Buone notizie in arrivo sulla pensione di reversibilità, da oggi non spetterà solo al coniuge del defunto. Ecco chi potrà beneficiarne e ottenere l’assegno. Scopriamo insieme tutti i dettagli sull’argomento. 

Finalmente arrivano delle belle novità sulla pensione di reversibilità, sembrerebbe che la lista dei beneficiari si sia ampiamente estesa. Infatti non sarà più solo la moglie del defunto a prendere l’assegno, ma anche altri parenti. Siete curiosi di scoprire di chi si tratta? Vediamolo insieme.

Pensione reversibilità novità
Pensione reversibilità: ecco tutte le novità e chi può beneficiarne

Dopo la morte di un parente, l’assegno di reversibilità spetta sempre al coniuge, ma dalle ultime riforme la questione sarebbe cambiata. Infatti i giudici hanno ampliato la platea dei beneficiari che hanno diritto alla pensione di reversibilità.

Come riporta IlSole24ore, la pensione di reversibilità può spettare anche ad altre tipologie di parenti, per ora sono confermati i separati, divorziati, superstiti di unioni civili, figli e nipoti.

Scopriamo tutti i dettagli sulla questione.

Pensione di reversibilità: ecco chi può ottenere l’assegno

Ma come funziona la pensione di reversibilità? Si tratta di un assegno equivalente ad una percentuale della pensione maturata dal titolare. Questo viene tramandato al parente prossimo dopo la sua morte, generalmente a beneficiarne è il coniuge del defunto.

Se il marito o la moglie è beneficiario unico, incassa la pensione diretta al 60%. In altri casi, la quota va dimezzata se il coniuge incorre con altri familiari o supera certi limiti di reddito.

Nel caso in cui, ci fosse un divorzio, il trattamento andrà riconosciuto in favore del separato con addebito e senza diritto agli alimenti. In questo caso il diritto alla reversibilità è ottenibile sono nel caso in cui non c’è stato un altro matrimonio.

Pensione reversibilità novità
Pensione reversibilità: ecco la lista aggiornata

Tra gli altri beneficiari possiamo trovare anche maggiorenni fino ai 21 anni (se studenti), figli minori, inabili al lavoro, o 26enni se universitari. Inoltre possono beneficiarne anche i nipoti, sempre alle stesse condizioni dei figli.

Se invece non ci sono ne coniugi o figli, l’assegno andrà assegnato ai genitori over 65, privi di pensione o ai fratelli celibi e alle sorelle nubili a carico, inabili al lavoro e sprovvisti di pensione.

Ora non vi resta che fare domanda all’INPS, se pensate di rientrare in una di queste categorie. Voi cosa ne pensate?

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