I commessi dei supermercati: “Tocchiamo oggetti in continuazione. Perchè non ci vaccinano?”

Una lettera evidenzia la situazione della categoria dei commessi dei supermercati, non presa in considerazione dal piano vaccini anti Covid.

Commessi supermercati piano vaccini
(Pixabay.com)

Si allarga la campagna vaccinale e si stanno individuando le categorie a rischio, vale a dire quelle più esposte a un possibile contagio da Covid. Si tratta, ad esempio, dei lavoratori che sono perennemente a contatto con il pubblico e che per questo meriterebbero di essere vaccinati prima di altri.

A richiedere di essere inclusi tra queste categorie sono commessi, commesse e lavoratori e lavoratrici nei supermercati della grande distribuzione. Infatti questi sono a contatto con i clienti per molte ore al giorno e dunque a rischio di essere contagiati dal Coronavirus.

In questo senso una testimonianza la fornisce Monica, una lavoratrice di un “grande supermercato nella provincia di Frosinone“, che ha deciso di scrivere una lettera a ‘Fanpage‘. La donna, insieme a “un gruppo di colleghi“, intende “sollevare l’attenzione sul fatto che la nostra categoria non è stata assolutamente considerata tra le categorie che necessitano quanto prima di essere vaccinate“.

La stessa sottolinea. “Abbiamo svolto sino ad oggi con moltissimi sacrifici e con piacere il nostro dovere anche quando – evidenzia – c’è stato chiesto di farlo durante il periodo più buio della pandemia senza mai tirarci indietro“. E ancora la lavoratrice afferma. “I supermercati sono tra le attività commerciali che non hanno mai smesso di lavorare perché di fondamentale importanza in quanto forniscono al cittadino beni di prima necessità“.

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“Vi sembra normale che noi commessi dei supermercati non siamo considerati nel piano vaccini?”

La donna spiega anche perché sia assolutamente necessario per loro essere inclusi tra le categorie a rischio. “Ogni giorno il nostro settore è in contatto con tantissime persone le quali, il più delle volte – aggiunge –, sono anche molto superficiali nel rispettare le disposizioni quali il distanziamento, l’indossare correttamente la mascherina, l’igienizzazione delle mani. È una vera lotta“.

Commessi supermercati piano vaccini
(Pixabay.com)

La lavoratrice in un supermercato continua sui motivi per cui la propria categoria si esposta a contagio da Covid. “Questo maledetto virus, come ben sapete, resta a contatto sulle superfici di diverso genere per molti giorni e noi giornalmente cerchiamo sempre di non fare “errori” – sottolinea –: pensiamo al momento in cui il cliente arriva in cassa e il cassiere o la cassiera andrà toccare tutto ciò che il cliente mette sul rullo della cassa, poi – dichiara la donna – andrà ad effettuare il pagamento prendendo soldi o comunque carte bancomat che sono di proprietà del cliente. In poche parole, abbiamo contatti ravvicinati con tantissime persone ogni giorno“.

La stessa poi dichiara. “La nostra provincia è in zona rossa e noi che lavoriamo nei supermercati siamo sempre lì pronti a servire il cittadino senza alcuna protezione vaccinale che ci toccherà. Quando? – si chiede – Non si sa“.

Infine Monica si chiede. “Perché la nostra categoria che, a differenza delle maestre e dei professori, non si può fermare neanche durante il lockdown – spiega –. Non è stata presa minimamente in considerazione nel piano vaccinale. Vi sembra normale?“.

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