Viola i Dpcm subito dopo aver parlato con Conte: beccato il giudice Sarpietro

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Scoperto con le “mani nella marmellata” Nunzio Sarpietro, il giudice che tra pochi giorni dovrà esprimersi sul caso Gregoretti.

giudice gregoretti ristorante
Getty Immages/Filippo Monteforte

Pizzicato dalle Iene con le mani nella marmellata, anzi: con la forchetta nel merluzzo. Vittima degli inviati della trasmissione Mediaset è stato Nunzio Sarpietro, il giudice che il 19 febbraio dovrà giudicare Matteo Salvini sul caso Gregoretti. I fatti risalgono al 28 gennaio.  Il gup di Catania si trovava a Roma per ascoltare la versione dell’allora premier Giuseppe Conte il quale aveva espressamente chiesto di essere interrogato non in tribunale ma “a casa sua”, cioè a Palazzo Chigi.

Finito di ascoltare l’ex premier, Sarpietro ha deciso di concedersi un bel pranzo a base di pesce insieme alla figlia e al futuro genero. E così si è diretto in uno dei più rinomati ristoranti della capitale: Chinappi. Non ci sarebbe stato nulla di strano né di sbagliato se non fosse che, in quei giorni, il Lazio era in zona arancione. Pertanto – secondo Dpcm – i ristoranti sarebbero dovuti essere chiusi per il servizio al tavolo. Pertanto il giudice, pranzando seduto al tavolo, ha apertamente violato un decreto del Presidente del Consiglio: cioè una legge.

Beccato dagli inviati delle Iene – riferisce il Corriere della Sera –  il giudice ha cercato di minimizzare: “E’ l’unico posto in cui posso stare con mia figlia per un momento tranquillo”. Ma, punzecchiato sul fatto che, pur essendo giudice, ha violato una legge, Sarpietro ha puntualizzato: “La legge è una cosa sacra. Se c’è una contavvenzione, la pago“. Il ristoratore “disubbidiente“, dal canto suo, ha espresso tutto il suo disagio, le sue difficoltà ad andare avanti con il divieto di poter servire al tavolo i clienti. L’uomo ha spiegato che, pur avendo trasgredito all’obbligo di chiusra,  tutte le norme di distanziamento e tutte le regole vengono rispettate per non mettere a rischio la salute dei clienti.