Lockdown di Natale: tutta l’Italia da oggi è zona rossa 

Coronavirus : E’ iniziato alla mezzanotte di ieri il Lockdown di Natale. L’Italia rimarrà zona rossa fino al 27 dicembre.

Ecco cosa potremo e non potremo fare durante le feste.

E’ scattato a mezzanotte oggi il lockdown anti-Covid per il periodo di Natale e tutta l’ Italia, senza distinzioni, è entra in zona rossa e ci rimarrà fino al 27. Nella giornata di ieri in tutte le grandi città c’è stata la corsa allo shopping last minute nei negozi che da oggi, resteranno invece chiusi. Resteranno aperti invece supermercati e farmacie.

A Milano, Roma, Torino le principali vie dello shopping sono state prese d’assalto da tutti quelli che ancora non avevano provveduto a fare i regali, ma anche da chi voleva farsi l’ultima passeggiata prima della nuova serrata. Già da oggi infatti, nelle grandi città, ma in tutto il paese in genere, per potersi muovere si avrà di nuovo bisogno dell’ autocertificazione e soprattutto bisognerà avere, un motivo valido per poterlo fare. Annunciati dal ministro Lamorgese, controlli serrati per il rispetto delle regole.

La protesta dei negozianti

Ieri molti negozianti in tutta Italia, proprio a seguito di questo nuovo decreto che ha imposto queste chiusure alternate previste nelle prossime 2 settimane, hanno deciso di dire protestare e lo hanno fatto in maniera molto civile. Gli esercenti infatti, per dimostrare il loro dissenso contro questa nuova stretta, hanno scritto la parola “Basta”, su alcuni cartelli esposti nelle vetrine dei propri punti vendita.

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ansa.it

In ogni caso, come detto, da ieri a mezzanotte, l’ Italia intera e’ rientrata in zona rossa e quindi da oggi fino al 27 dicembre, ci saranno le limitazioni più stringenti, che poi, dopo una breve sosta di 3 giorni, riprenderà dal 31 dicembre fino al 3 gennaio. Il 4 si allenterà di nuovo la presa, che poi però, tornerà a farsi piu’ forte il 5 e 6 gennaio 2021.

Ma cosa comporta la cosiddetta zona rossa e quali sono le regole da seguire?

Una circolare, inviata ai prefetti, dal ministero dell’Interno, fornisce alcune indicazioni sulle misure adottate con il decreto legge n. 172/2020. Vediamole insieme:

Come sono regolati gli spostamenti durante il lockdown:

 “Gli spostamenti nei giorni di zona rossa e di zona arancione”, secondo quanto scritto nella circolare,  possono avvenire fuori dal proprio comune  “verso una sola abitazione nella stessa regione tra le 5 del mattino e le 22 e nei limiti di due persone”. Nel periodo tra il 24 dicembre e il 6 gennaio, gli spostamenti dovranno essere accompagnati da un autocertificazione e la “ragione giustificativa potrà essere addotta tramite il ricorso alla consueta modulistica, nella parte in cui c’è scritto: ‘motivi ammessi dalle vigenti normative'”.

Sono consentite sempre, le attività assistenziali

Sempre sulla circolare si legge: ”Sono consentiti, senza limiti di orario, gli spostamenti che si riconnettono ad attività assistenziali svolte, nell’ambito di un’associazione di volontariato, anche in convenzione con enti locali, a favore di persone in condizione di bisogno o svantaggio. Di conseguenza, chi si deve spostare, per svolgere queste attività potrà scrivere come motivazione: “espletamento del servizio di volontariato sociale”.

Le messe e i luoghi di culto in genere durante il lockdown

Per quel che riguarda i credenti e le messe nei periodi di zona rossa o arancione, la circolare cita: ”L’accesso ai luoghi di culto e la partecipazione alle funzioni religiose restano comunque consentite” ma ”anche in questi casi troveranno applicazione i limiti orari imposti dal cosiddetto coprifuoco”.

Differenze con i giorni arancioni

Riguardo alle differenze tra giorni arancioni e giorni rossi, la circolare riporta testualmente:

“Rispetto al divieto di mobilità intercomunale che vige nella cosiddetta area arancione, la disposizione consente in via derogatoria”, nei giorni 28, 29 e 30 dicembre e 4 gennaio gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 km dai relativi confini.

Ovvero nei suddetti 4 giorni, se nel proprio comune di residenza non ci sono piu’ di 5000 persone, ci si potrà spostare, a patto che non si vada oltre i 30 km di distanza e che non si vada verso i capoluoghi.

In merito a questo infatti,  il Viminale precisa che, “la dimensione demografica è riferita al solo comune a quo, e non anche a quello ad quem, per il quale non ha dunque rilievo il dato demografico, mentre invece rileva, in senso ostativo allo spostamento, la circostanza che i comuni di destinazione abbiano la qualifica di capoluogo di provincia”.

I controlli delle forze dell’ordine durante il lockdown

Per quel che riguarda la parte indirizzata alle forze dell’ordine e relativa ai controlli sul territorio, la circolare riporta: ”Si raccomanda la consueta puntuale attenzione nell’assicurare la predisposizione di efficaci servizi volti a garantire la corretta osservanza delle misure” e specifica anche che tali controlli dovranno essere eseguiti anche “lungo le arterie di traffico e in ambito cittadino, al fine di prevenire possibili violazioni alle restrizioni alla mobilità ovvero situazioni di assembramento di mancato rispetto del distanziamento interpersonale”.

Le parole di Conte

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sull’argomento del nuovo decreto ha affermato che secondo il governo, questa stretta di Natale dovrebbe permetterci di affrontare il mese di gennaio “dosando le misure solo dove necessario tra zona gialla, arancione e rossa”.

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