Reddito di cittadinanza: scoperti oltre 20 mafiosi che lo incassavano

Messina: Operazione della GDF per illegittima percezione del reddito di cittadinanza

In un operazione condotta della Guardia di Finanza di Messina sono stati sequestrati 330 mila euro e denunciate oltre 20 persone

Il Gip di Messina ha sequestrato, su richiesta del procuratore Maurizio de Lucia ha sequestrato la bellezza di 330mila euro, derivanti da importi riscossi indebitamente. A seguito dell’operazione, portata a termine dalla Guardia di Finanza di Messina, sono state anche denunciate oltre 20 persone tra cui, boss condannati definitivamente per associazione a delinquere di stampo mafioso o loro familiari. Le persone denunciate  avrebbero illegittimamente incassato le somme derivanti dal reddito di cittadinanza.

guardia di finanza

I requisiti per il reddito di cittadinanza

Come e’ risaputo, per poter aver diritto al reddito di cittadinanza bisogna avere determinati requisiti. Il sussidio infatti è riconosciuto ai nuclei familiari che, quando presentano la domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, siano in possesso dei requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno, reddituali e patrimoniali previsti dalla legge. Oltre a questo i soggetti, non devono essere aver subito condanne, nell’ultimo decennio, con sentenza passata in giudicato, per reati di mafia.

Tra gli indagati alcuni dei boss più influenti di Messina

Gli indagati invece, risultano avere condanne pendenti come quelle relative ai reati di estorsione, usura, traffico di sostanze stupefacenti, voto di scambio, maltrattamento e organizzazione di competizioni non autorizzate di animali. I boss mafiosi che compaiono nel registro degli indagati, fanno parte di alcuni dei clan più rinomati di Messina e provincia tra i più illustri. L’attività svolta dai militari ha sventato una frode di circa 330mila euro, ai danni dello stato.

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