Pregliasco, il triste annuncio del virologo sulla situazione del paese ed un messaggio di speranza su cosa sta per succedere in Italia
Sono sempre più allarmanti i dati che confermano l’incremento dei contagi da Coronavirus in tutto il territorio nazionale e la popolazione si sta già preparando all’idea di un prossimo lockdown. I numeri riportati sino al 18 Novembre 2020 contano 34.783 positivi e 753 vittime. Il commissario Domenico Arcuri sembra già muovere i primi passi per la disposizione di distribuzione del vaccino che potrebbe arrivare a fine Gennaio 2021. In una comunicazione ai Presidenti delle Regioni, ai Ministri della salute ed Affari regionali scrive che i primi vaccini potrebbero arrivare già nei primi mesi del nuovo anno e che lo Pfizer apparirebbe quello con un iter di validazione più avanzato ed entro Gennaio ci sarebbero già 3.4 milioni di dosi da somministrare ad 1.7 milioni di persone.
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Arcuri chiede che vengano salvaguardati quei luoghi maggiormente colpiti come gli ospedali ed i centri residenziali per anziani. Anche le parole del virologo Pregliasco sono preoccupanti, vedendo una sottostima dei numeri dei contagi rispetto alla situazione reale. Scopriamo i dettagli
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Pregliasco: il triste annuncio sulla situazione in Italia, numeri sottostimati
Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, i numeri della pandemia da Coronavirus sarebbero sottostimati, ma infonde un messaggio di speranza. Nonostante i casi sembrino salire vertiginosamente, è probabile che tra una settimana si possa assistere ad un sensibile calo dei contagi, anche se purtroppo non si riferisce alle morti che invece crescono ancor di più. ” I numeri dei contagi di Covid19 sembrano essere stabili e tuttavia sottostimati perché abbiamo perso il tracciamento – spiega lo specialista dell’Università di Milano all’Adnkronos Salute – ma la percentuale di positività sembra ancora incrementarsi così come succederà ancora in maniera lineare, ma forse tra una settimana potremmo assistere ad una riduzione positiva e consistente . ” Una maggiore preoccupazione invece riguarda le morti cui indice si aggira stabile da giorni a 700 che sulle infezioni di 15 giorni, tenderanno ancora a salire.