Eravamo davvero così? Le immagini del primo umano lasciano a bocca aperta

Escono fuori le immagini risalenti al primo essere umano esistito sul pianeta terra: le foto sconvolgono. Ecco di chi si tratta.

Dal primo essere umano esistito sul pianeta terra sono passati ben 300.000 anni.  E di cambiamenti la razza umana ne ha fatta nel corso di tutti questi millenni. Non parliamo di certo di tecnologie e innovazioni, ma di cambiamenti riguardante la qualità di vita e soprattutto dell’uomo in se. Infatti dall’Homo sapiens ad oggi di strada l’umanità ne ha fatta.

Le foto del primo essere umano sulla terra fanno scalpore
Le immagini del primo uomo sulla terra lasciano a bocca aperta – Foto Ansa – formatonews.it

Pensate un po’ sono state trovate i resti del primo uomo sulla terra. E ciò risale a quasi mezzo miliardi di anni fa. Le immagini sconvolgono e lasciano a bocca aperta coloro che hanno potuto constatare con i propri occhi tale reperto storico. Ma vediamo insieme di chi si tratta e la storia che ne sussegue.

Trovati i resti del primo uomo sulla terra: la notizia sconvolge

Ritrovati i resti del primo essere umano che ha vissuto sulla Terra e sono trascorsi ben 300.000 anni. Come molti non sanno i resti di Jebel Irhoud sono stati una grande rivelazione per la storia. Il primo uomo sulla terra che aveva 100.000 anni in più di quanto gli esperti avevano originariamente previsto.

Ed adesso il volto dei nostri antenati più antichi è stato rivelato dopo che gli scienziati hanno ricostruito il loro aspetto. L’esperto di grafica brasiliano Cicero Moraes, ha effettuato la ricostruzione rivoluzionaria, ha descritto il volto del Neanderthal come “forte e sereno”. Queste le sue parole: “Inizialmente ho scansionato il cranio in 3D, utilizzando i dati forniti dai ricercatori del Max Planck Institute”.

Aggiunge: “Poi ho proceduto con la ricostruzione facciale, che consisteva nell’incrociare diversi approcci, come la deformazione anatomica”. Continua dicendo: “È qui che viene utilizzata la tomografia di un essere umano moderno, adattandola in modo che il cranio del donatore diventi il ​​cranio di Jebel Irhoud e la deformazione finisca per generare un volto compatibile.”

La ricostruzione del volto del primo uomo esistito

Iniziamo col dirvi che troviamo diverse particolarità del volto. Ad esempio i tessuti molli. Moraes ha spiegato: “La faccia finale è l’interpolazione di tutti questi dati, che genera due gruppi di immagini, un obiettivo, con elementi più tecnici, senza capelli e in scala di grigi”. Aggiunge dicendo: “L’altro è artistico, con pigmentazione della pelle e dei capelli.”

I primi uomini apparivano così?
Il primo uomo esistito sulla terra risale a 300.000 anni fa: ecco le raffigurazioni – Foto Ansa – formatonews.it

Moraes racconta che il teschio gli ricorda un altro Homo Sapiens, Skhul V,  trovato nel nord di Israele e risale a circa 180.000 anni dopo. Ha inoltre affermato: “Il cranio di Jebel Irhoud è molto simile a quello di Skhul V, un altro Homo sapiens arcaico”. Ma continua dicendo: “Tuttavia, ha anche alcune caratteristiche compatibili con i Neanderthal o gli Heidelbergensis”.

Racconta di aver disegnato delle approssimazioni e immagine didattiche ed il risultato è stato molto interessante ed inoltre si possono osservare differenze e compatibilità tra le strutture dei teschi nel corso di tanti anni. Il ritrovamento dei fossili di Jebel Irhoud risale agli anni 60 e inizialmente si credeva che avessero 40.000 anni invece poi la grande scoperta: le ossa sono datate tra i 100.000 e i 200.000 anni. Ma la nuova tecnologia ha scoperto che avevano circa 300.000 anni nel 2017.

Parlando all’epoca, il paleoantropologo Jean-Jacques Hublin del Max Planck Institute dice: “Pensavamo che 200.000 anni fa esistesse una culla dell’umanità nell’Africa orientale ma i nostri nuovi dati rivelano che l’Homo sapiens si diffuse in tutto il continente africano circa 300.000 anni fa”.

Moraes ha infine affermato: “Ciò che ha attirato maggiormente l’attenzione in relazione a Jebel Irhoud è che questa scoperta colloca la nostra specie in un periodo storico 100.000 anni prima di quanto precedentemente immaginato.

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