Intolleranza al caffè: sintomatologia, cause e cosa bere al suo posto

Non è raro che si possa verificare un’intolleranza al caffè, caratterizzata da sintomi precisi. Scopriamo quali bevande poter bere.

Bevanda amatissima, il caffè viene ottenuto dalla macinazione dei semi che appartengono ad alberi del genere Coffea. Le specie esistenti sono più di un centinaio, ma ne vengono commercializzate soltanto alcune che rappresentano le diverse varietà di caffè: tra le più note ci sono la Robusta e l’Arabica. Alcune persone, però, soffrono di intolleranza al caffè.

Tazzina con chicchi di caffè
Esistono persone intolleranti al caffè – FormatoNews.it

Ci sono cause e sintomi che contraddistinguono questo tipo di disturbo. Scopriamo di più in merito e cosa poter bere al posto del caffè.

Sintomatologia e cause dell’intolleranza al caffè

L’intolleranza al caffè è caratterizzata da una serie di sintomi che, generalmente, si manifestano dopo aver consumato questa bevanda (calda o fredda che sia). A volte, potrebbe trattarsi di una vera e propria allergia al caffè, come dimostrano alcuni studi pubblicati sul Canadian Medical Association Journal e sull’American Journal of Industrial Medicine.

Caffè e pressione sanguigna
Chi beve caffè può manifestare alcuni sintomi – FormatoNews.it

Dopo aver bevuto il caffè, alcune persone potrebbero manifestare starnuti, bruciore al naso, gastrite, malessere, reflusso, tosse, bruciore agli occhi, gonfiore, orticaria. In altri casi, possono comparire anche nausea, dolore allo stomaco, tachicardia, vomito o diarrea. Naturalmente, non bisogna dimenticare che la caffeina può aumentare la pressione arteriosa.

Tra le cause e i fattori di rischio per l’intolleranza al caffè, ci sono il suo abuso, la stimolazione della secrezione dei succhi gastrici e l’acidificazione dei tessuti.

Cosa bere: le alternative al caffè

Fortunatamente, ci sono delle valide alternative al caffè. Ricco di antiossidanti, il caffè riesce a stimolare il sistema nervoso ed è in grado di accelerare il metabolismo, contrastando la sonnolenza. Essendo, però, controindicato nei casi di bruciore di stomaco, colite, patologie cardiache e gastrite, come fare per sostituirlo?

Tazzina di caffè
Ci sono delle alternative al caffè – FormatoNews.it

Tra le varie alternative per non perderne le proprietà energizzanti, ci sono il tè verde e il caffè verde: il primo previene i tumori, contrastando i danni causati dai radicali liberi e svolgendo azione diuretica, depuratrice e protettiva contro malattie come quelle cardiovascolari e il diabete; il secondo vanta altrettante proprietà antiossidanti, in grado di agevolare il metabolismo e assorbire gli zuccheri.

Ci sono, poi, il caffè d’orzo, il caffè al ginseng e il caffè di cicoria: dalle proprietà diuretiche e digestive, il primo è molto simile al caffè per quanto riguarda il suo aspetto, ma senza avere le sue proprietà eccitanti (negative per chi soffre di tachicardia); il secondo deriva da una pianta energizzante, che diminuisce la stanchezza e stimola il sistema immunitario e il terzo è ricco di antiossidanti – ovviamente, privo di caffeina – è in grado di diminuire i livelli di zucchero nel sangue – grazie alla presenza di inulina – ed è disintossicante per il fegato.

Infine, ci sono la yerba mate, il succo di grano e il caffè al tarassaco: la prima favorisce la concentrazione e possiede effetti digestivi e diuretici; il secondo è una bevanda fatta di frumento, orzo e farro, in grado di contrastare la stanchezza e depurare l’organismo, oltre che rafforzare il sistema immunitario per le vitamine e i sali minerali contenuti e l’ultimo depura fegato e sangue ed è ricco di calcio, ferro e potassio. Il consiglio è, comunque, quello di chiedere il parere del proprio medico se si presentano sintomi particolari, in modo tale da essere guidati in una corretta diagnosi e risoluzione dei disturbi.

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