Paul Pogba stop per doping | Le lacrime bianconere sono sincere?

Paul Pogba stop per doping. La positività del centrocampista francese sta togliendo serenità all’intero ambiente bianconero. Ma è un dolore sincero?

In questo inizio di stagione decisamente positivo per i colori bianconeri, polemiche arbitrali a parte, che sembrano riguardino solo e soltanto la società bianconera, una nuvola è costantemente posizionata dalle parti della Continassa. Va avanti e indietro, ora più scura, ora più grande e sembra non avere alcuna intenzione di abbandonare la residenza della società Juventus.

Paul Pogba stop per doping
Paul Pogba – Foto Ansa – FormatoNews.it

L’11 settembre 2023 è una data che entrerà nella memoria di Paul Pogba. Le analisi dell’urina del centrocampista francese dopo la partita d‘esordio in campionato della Juventus alla Dacia Arena di Udine, contro l’Udinese, hanno evidenziato una positività al testosterone. Per la cronaca il centrocampista francese non è sceso in campo contro i bianconeri friulani. In seguito all’esito delle analisi Pogba è stato immediatamente sospeso, in via cautelativa, dal Tribunale Antidoping.

Il calciatore francese e il suo entourage hanno però chiesto le controanalisi che verranno effettuate il prossimo 5 ottobre. In questo periodo, infatti, Pogba è estremamente impegnato. Il numero dieci della Juventus è stato anche ascoltato dal giudice del tribunale di Parigi riguardo la presunta estorsione di cui sarebbe stato vittima circa un anno fa. Un interrogatorio durato la bellezza di cinque ore e che certo non avrà rasserenato l’animo del campione bianconero.

Paul Pogba stop per doping, ma la Juve è dispiaciuta?

L’avvenuta sospensione di Pogba decisa dal Tribunale Antidoping ha avuto già una prima, evidente conseguenza. Il suo stipendio, per l’intera durata della sospensione, sarà infatti pari a 42000 euro annui lordi, circa 2000 euro al mese.

Paul Pogba e John Elkann insieme, sorridenti
Paul Pogba e John Elkann – Foto Ansa – FormatoNews.it

Un bel salto indietro rispetto agli 8 milioni di euro netti, più 2 di bonus follemente offerti dalla precedente dirigenza, quella affossata dall’inchiesta Prisma. Il ritorno a Torino di Paul Pogba, così atteso e desiderato dal popolo bianconero, si è rivelato un autentico fallimento. Il popolo bianconero poteva non essere a conoscenza di ciò che invece avrebbero dovuto sapere i superpagati dirigenti della Juventus. Pogba, nelle ultime due stagioni a Manchester, aveva disputato meno della metà degli incontri ufficiali, causa problemi fisici.

I dirigenti della Juventus hanno voluto sfidare la sorte e non contenti hanno fatto sottoscrivere al centrocampista francese il contratto più oneroso dell’intera Serie A. Il neodirettore tecnico della Juventus, Cristiano Giuntoli, quasi non ha creduto ai suoi occhi quando ha letto il contratto del numero dieci bianconero. La Juventus ha provato quindi, in tutti i modi, a cedere il centrocampista nella sessione di mercato estiva, senza però riuscirvi. Liberarsi definitivamente di quel folle ingaggio, quella era la vera motivazione della tentata cessione.

Ora la positività di Pogba al testosterone può rappresentare una via uscita insperata, e quanto mai ben accetta, per Giuntoli e per la Juventus. La maniera più indolore per uscire da un’operazione fallimentare sotto tutti i punti di vista. Un calciatore che non ha quasi mai messo piede in campo e che, per di più, ha percepito lo stipendio più alto del campionato. Pertanto il dispiacere dei dirigenti bianconeri può definirsi sincero fino a un certo punto. Pagare uno stipendio di 25000 mila euro invece che di 8 milioni è una bella notizia. Il bilancio della Juventus, affaticato quanto mai, ha così modo di riprendere fiato.

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