Assegno unico: stop alle domande. Ecco cosa cambia

Entriamo nello specifico in merito a un argomento molto importante a sostegno delle famiglie italiane con figli a carico. Si tratta solo di rinnovare l’Isee. Infatti a partire da una data ben precisa ossia dal 1° marzo 2023, chi ha già presentato la domanda per ottenere l’assegno unico nel periodo che va tra il gennaio 2022 e il febbraio 2023, non dovrà più chiedere il rinnovo. Infatti l’Inps liquiderà in automatico la prestazione proprio per queste categorie che hanno già provveduto. Questo è quanto ha fatto sapere proprio l’Istituto di Previdenza, Inps.

Assegno unico_ stop alle domande. Ecco cosa cambia 2022-12-18
Assegno unico, stop alle domande. Ecco cosa cambia
(pixabay.com)

Un qualcosa di molto importante e vantaggioso riguarda coloro che nel corso del periodo gennaio 2022 – febbraio 2023 hanno presentato una domanda di assegno unico e universale che riguarda i figli a carico. Proprio in merito a questi richiedenti c’è da precisare che beneficeranno in automatico, senza domanda alcuna, dell’erogazione d’ufficio della prestazione da parte dell’Inps. Potranno, invece, presentare domanda coloro che non hanno mai fruito dell’assegno unico e che quindi per loro è la prima volta che presentano la richiesta. Come si possono presentare le domande? Innanzitutto tramite vari strumenti come quelli indicati qui di seguito ossia: tramite  il portale web dell’Istituto, oppure previo accreditamento con SPID, CIE, CNS; Con il Contact Center Integrato; Con i servizi offerti dagli Istituti di Patronato; Tramite App mobile INPS.

Il cambiamento

Sono in atto delle variazioni molto importanti circa l’assegno unico, che riguardano le informazioni precedentemente inserite nella domanda per ottenere questo beneficio molto importante per quelle famiglie che hanno i figli a carico. Un qualcosa di fondamentale a sostegno di quelle famiglie che stanno maggiormente soffrendo di una situazione economica italiana sempre molto difficile. Domanda che è stata trasmessa all’Inps in un periodo specifico ossia quello che riguarda quello precedente al 28 febbraio 2023. Bisogna precisare che il tutto riguarda diverse situazioni familiari da tenere presente come quelle che riguardano la nascita di figli, oppure una variazione o inserimento della condizione di disabilità in famiglia, oppure ancora la situazione di separazione, ma anche variazioni dell’iban, e poi, in ultimo anche la maggiore età dei figli.

 

Tutti questi aspetti sopra elencati dovranno essere comunicati da chi richiede l’assegno unico, integrando in modo molto tempestivo e quindi senza lasciare passare troppo tempo anche la domanda che è stata già trasmessa per ottenere l’assegno unico. Per fare in modo che vi sia una corretta quantificazione di questo assegno unico, tutti i beneficiari devono assolutamente procedere alla presentazione della nuova DSU che riguarda l’anno 2023In assenza di una nuova Dsu, che deve risultare correttamente attestata, per quanto riguarda l’importo dell’assegno unico e universale questo sarà calcolato proprio a partire dal mese di marzo 2023 con il riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa. Facciamo un inciso circa la Dichiarazione Sostitutiva Unica. La compilazione della DSU è un passo molto importante, se non addirittura primario e necessario, per ottenere il modello ISEE. Si tratta del modulo messo a disposizione dall’INPS che spiega la situazione familiare e che consente di attestare la propria condizione reddituale e patrimoniale.

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