3000 euro di bonus? Non è per tutti, magari!

Si sente tanto parlare di bonus 3000 euro, proposto dal nuovo Governo, che riguarda i dipendenti. Cosa sono i fringe benefit, chi sono i beneficiari, quali sono le spese che coprono e come è possibile riceverli.

In questo periodo si parla molto di fringe benefit aziendali. Si tratta di una sorta di tredicesima che però viene detassata e si trova in busta paga. Un modo per sostenere i lavoratori dipendenti circa le tanto temute bollette e le altre spese domestiche. Un vero e proprio aiuto per le famiglie in difficoltà in un periodo complicato.

3000 euro di bonus_ Non è per tutti, magari! ( Twitter @RisparmioG)
3000 euro di bonus.Non è per tutti, magari!
(Twitter @RisparmioG)

Attenzione, dato che questa agevolazione non è prevista automaticamente per tutti i dipendenti. Cerchiamo di comprendere come avviene l’erogazione dei benefit per spesa, bollette, servizi convenzionati e chi sono i dipendenti aziendali “fortunati” a cui vanno erogati.

Sveliamo il “Fringe Benefit”

In questi giorni si è verificata la decisione del governo Meloni di alzarne la soglia su cui non si pagano le tasse da 600 a 3000 euro. Il Fringe Benefit è un “bonus nuovo in busta paga nel mese di dicembre”, servirà a sostenere il dipendente nel pagare le bollette, fare la spesa, coprire alcune visite mediche o comprare elettrodomestici convenzionati.

Con il termine Fringe Benefit si intendono dei “buoni aziendali” che il datore di lavoro fornisce al dipendente per rimborsare delle spese. La soglia è stata portata a 3000 euro dal nuovo Governo Meloni. I dipendenti non pagano alcuna imposta e l’azienda lo deduce. Le spese coperte sono quelle delle utenze domestiche e, altro aspetto importante, riguardano anche le utenze per uso domestico intestate al condominio come quelle idriche o di riscaldamento.

 

Ma chi sono nello specifico i beneficiari di questi Fringe Benefit di cui si parla tanto con il nuovo Governo Meloni? A tal proposito vi è una certa “discrezionalità delle aziende”, quindi nessun vincolo per le aziende private a dare questi aiuti ai propri dipendenti. Se prenderanno questa decisione, i benefit saranno aumenti esentasse, quindi netti. Il bonus fino a 3000 euro messo sul “piatto”  dalle aziende per i dipendenti può essere erogato al lavoratore soltanto dalle aziende private, le pubbliche amministrazioni ne sono escluse.

Questo restringe già il cerchio dei beneficiari, ecco il motivo per cui non tutti i lavoratori possono ottenere questo beneficio. Per riceverlo non bisognerà presentare alcuna domanda. Allora ci chiediamo chi potrà usufruirne? Chi saranno i dipendenti fortunati? La scelta spetta solo ed esclusivamente all’azienda. Solo essa potrà decidere se e quando erogare questi benefit ai suoi dipendenti, quei pochi fortunati che possono ricevere un sostegno che li aiuterà ad affrontare dei costi importanti come quelli relative alle tanto preoccupanti bollette, sempre più care e pesanti sul bilancio familiare. Una cosa è certa, la scadenza per erogare questo contributo messo a disposizione dall’azienda al dipendente è fissato al 2023. Non c’è una vera e propria modalità per fare domanda e ricevere i fringe benefit. A questo punto le aziende predispongono delle piattaforme telematiche oppure concedono delle carte dove viene erogato il voucher per la spesa specifica. Circa il pagamento delle bollette bisogna dimostrare di averle effettivamente a proprio carico.

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