Modena, lavoratrice precaria rimane incinta: la reazione dell’azienda è incredibile

A Modena qualche giorno fa, una giovane lavoratrice precaria ha comunicato all’azienda per cui lavorava di essere incinta, ma quello che le è stato risposto l’ha lasciata senza parole…

Ancora oggi, per molte donne – forse la maggior parte – conciliare lavoro e maternità è un problema non da poco, e rimanere incinta quando si lavora con contratti a termine che spesso non offrono al lavoratore, nessuna forma di tutela. Certe volte però le cose non vanno come sempre e la vita può riservare risvolti inaspettati…

 

Erika Forghieri e la Ferretti Automotive: il risvolto che non ti aspetti

Quella di Erika Forghieri, una giovane lavoratrice di Sassuolo, è la storia di una ragazza assunta da un’azienda di vendita e noleggio di automobili chiamata Ferretti Automotive, durante il periodo di pandemia. La ragazza era stata assunta con contratto a tempo determinato e subito dopo il lock-down era rimasta incinta. Proprio perchè il suo contratto era a tempo determinato, la giovane pensava di non avere alcuna garanzia o tutela. Questo nella sua mente si era subito trasformato in un problema. Erika infatti, quando ha comunicato il suo stato all’azienda, si aspettava di essere subito sostituita o da una collega più giovane e con meno problematiche da affrontare o da un collega uomo che, di sicuro, non avrebbe mai dovuto affrontare problemi del genere. La risposta del suo datore di lavoro però, l’ha lasciata di stucco.

Sei rimasta incinta? allora ti facciamo il contratto a tempo indeterminato

L’azienda emiliana, infatti, non solo non ha lasciato a casa la futura mamma ma, anzi, le ha assicurato un contratto a tempo indeterminato. “La Ferretti Automotive nei miei confronti aveva già fatto un enorme passo avanti assumendomi a tempo determinato nel mezzo della pandemia, durante il primo lockdown. Nessuno mai pensava di essere assunto in quel periodo. Quando sono rimasta incinta, il mio titolare ha voluto fare un ulteriore sforzo trasformando il contratto in indeterminato“- racconta Eika Forghieri piena di gioia. Il titolare dell’azienda già aveva pensato ad un contratto a tempo indeterminato e la notizia di un bimbo in arrivo, non gli ha fatto fare alcun passo indietro.

Una donna incinta che sta creando una famiglia deve essere stimolata

L’uomo ha spiegato che solo così si possono stimolare i giovani a mettere su famiglia e a non avere paura del futuro. “Crediamo nel valore delle persone e della famiglia”– ha puntualizzato il titolare dell’azienda. Erika, però, è consapevole della sua fortuna e di essere un caso raro nel panorama lavorativo italiano. Non tutte le donne hanno le stesse possibilità. Spesso infatti, a molte di loro, già nel colloquio pre-assunzione, viene chiesto se hanno intenzione o meno, di avere figli. Ancora oggi accade molto spesso che la gravidanza e la maternità in genere, quindi la volontà di formare una famiglia, sia osteggiata da una forma di pregiudizio da parte delle aziende. Pregiudizio che ovviamente finisce per penalizzare in prima persona, le lavoratrici di sesso femminile.

Alessandro Righi

 

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