Francesco, percorre a piedi la tangenziale per rincasare ma a casa non arriverà mai

Tragedia a Varese: un giovane è stato trovato morto sulla statale che porta all’aeroporto di Malpensa. Era da solo e soprattutto era a piedi

La vittima si chiamava Francesco Meazza. Aveva solo 25 anni e viveva ad Origgio, in provincia di Varese. Non si capisce perché l’uomo stesse camminando a piedi sulla statale, in direzione Malpensa.

Intorno all’alba il 25enne è stato travolto e ucciso sulla strada statale 336, quella che conduce all’aeroporto di Malpensa. L’impatto violento non ha lasciato scampo a Francesco che è morto sul colpo. Sul posto la Polizia stradale di Busto Arsizio – Varese – per effettuare i rilievi e tentare di  ricostruire la dinamica dell’incidente. Per ora il punto più importante da chiarire è come mai un ragazzo così giovane stesse passeggiando, da solo, a quell’ora su una strada statale a scorrimento veloce, dove solitamente transitano esclusivamente autoveicoli.

Da quanto emerso dal racconto dei familiari della vittima, Francesco Meazza era un ragazzo e figlio modello. Si era laureato in tempi record al Politecnico in Ingegneria e aveva subito trovato lavoro. Quella sera era andato in un locale con alcuni amici. Dunque come mai, all’alba,  si trovava da solo su quella strada? E,soprattutto, come mai era a piedi? Una prima ipotesi potrebbe essere che il giovane stesse percorrendo a piedi la strada perché la sua auto aveva dei problemi.  La macchina di Francesco è stata rinvenuta non nelle vicinanze della statale ma in una zona boschiva

Ad investire e uccidere il giovane un’ auto con a bordo una coppia di ragazzi di 21 e 24 anni. I due non si sarebbero accorti della presenza di Francesco sulla strada. Anche perché quella strada è percorsa esclusivamente da veicoli e non da pedoni. Quando i due ragazzi se lo sono ritrovato davanti, era ormai troppo tardi e non sono riusciti a scansarlo. Il padre e la sorella, non vedendo il ragazzo rincasare, si sono allarmati: ore dopo hanno appreso la terribile notizia. Lo zio, l’avvocato Fabio Meazza, ha commentato: “Francesco era una persona rigorosa. Siamo distrutti, tanto più che non doveva essere su quella strada“. E altrettanto distrutta è la famiglia del giovane Daniele, il 24enne di Forlì che si è suicidato dopo essere stato raggirato su internet.

Alessandro Righi

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