Regina Coeli, un ragazzo dorme da mesi: lo portano in Tribunale in barella, con il pannolone

Sembra una storia incredibile eppure è vera: nel carcere di Regina Coeli a Roma, c’è un detenuto che nessuno ha mai visto sveglio.

Lo chiamano “l’uomo che dorme” oppure il “simulatore” perché simula la morte pur essendo vivo e perfettamente sano. Nessuno riesce a svegliarlo. La situazione va avanti da diversi mesi.

.ANSA/ UILPA PENITENZIARIA

L’uomo ha 28 anni ed è originario del Pakistan. Da mesi sta sdraiato, immobile e con gli occhi sempre chiusi: come un morto. Non si nutre e non fa i bisogni fisiologici:  un infermiere, più volte al giorno,  gli svuota il catetere, gli cambia il pannolone, gli infila un po’ di cibo liquido in bocca che il detenuto deglutisce in maniera meccanica. I medici non hanno mai riscontrato alcuna malattia oggettiva. Per questa ragione in carcere temono che stia simulando. Nemmeno il suo compagno di stanza lo ha mai visto in piedi o con gli occhi aperti né ha mai sentito la sua voce.

Il ragazzo non ha ancora una sentenza definitiva e nelle settimane scorse si erano tenute alcune udienze del processo che lo riguarda. Ma lui niente: non ha mai risposto né firmato nulla. Però la sua presenza era indispensabile e, così, hanno dovuto caricarlo su una barella e portarlo sdraiato in Tribunale dove ha continuato a dormire: sdraiato e immobile, con il suo catetere e il suo pannolone di fronte ai magistrati che procedevano come nulla fosse. Il giovane non ha nulla di oggettivo dal punto di vista medico. Quindi non c’è nulla che si possa fare per lui: non un provvedimento di incompatibilità con il carcere per motivi di salute, non un trasferimento in luogo di cura perché non c’è nulla da curare. O almeno: nulla che i medici – anche medici esterni al carcere – siano riusciti ad individuare. E’ come se il 28enne abbia deciso di lasciarsi morire, come se sia autoconvinto di essere morto e da morto, infatti, si comporta ormai da mesi. Di recente anche un personaggio molto famoso, una donna che da tanti anni lavora nel mondo dello spettacolo, ha confessato di aver trascorso un periodo nel carcere di Regina Coeli quando era più giovane.

 

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