Gli scienziati sono di nuovo allarmati per la scoperta di un nuovo virus. Non Andrea Crisanti però che si è dato alla politica al fianco di Enrico Letta.
Durante i due anni di pandemia diversi medici e scienziati hanno avuto modo di mettersi in risalto. E c’è chi ha detto addio ai laboratori di ricerca per entrare in Parlamento. Tra questi il microbiologo Andrea Crisanti che è stato eletto in Senato con il Partito Democratico.
Il miocrobiologo è stato infatti eletto in Parlamento nelle fila del Pd e così, da Padova tornerà nella sua Roma ma in un’altra veste, ovvero quella di senatore. La sue prime dichiarazioni sono state: “Sicuramente speravo in qualcosa di diverso, in un’affermazione maggiore del Partito democratico. Ma intanto le vere elezioni saranno fra 5 anni. Perché in Italia di fatto si cambia ogni 10 anni“. A questo punto, tuttavia, si pone un problema: come potrà mantenere la sua obiettività di scienziato ora che appartiene ad un determinato partito? La scienza, la medicina devono essere libere e svincolate dal potere. Questo potrebbe creare un problema ad un microbiologo del calibro di Andrea Crisanti che, durante la prima fase della pandemia, ruppe i rapporti con il governatore del Veneto Luca Zaia proprio in nome del primato della scienza sulla politica. Ma in due anni le cose sembrano essere molto cambiate: “Non so nulla ancora di come gestirò da adesso in poi l’attività scientifica. Sicuramente ora privilegerò la parte dell’impegno politico, perché ho preso un impegno con gli elettori che intendo mantenere“- ha commentato Crisanti.
Non è stato eletto invece l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, ex assessore regionale alla Salute, candidato al Senato per il Centrosinistra nell’uninominale di Lecce. L’ascesa di Crisanti a Palazzo Madama avviene in concomitanza con la scoperta di una nuova infezione virale molto simile al Covid. Il nuovo virus è stato scoperto in un pipistrello russo: è potenzialmente in grado di infettare l’uomo ma, ciò che più preoccupa, questo nuovo virus – denominato Khosta- è resistente ai vaccini anti-Covid attualmente disponibili. Lo rivelano, sulla rivista Plos Pathogens, gli esperti della Washington State University’s Paul G. Allen School for Global Health. Il rischio di una nuova pandemia, quindi, è alto. Aldilà dei rischi per la salute, una nuova pandemia metterebbe definitivamente in ginocchio l’economia di molti paesi tra cui l’ Italia. Il microbiologo non si è ancora espresso in merito. Forse è troppo preso dal suo nuovo ruolo.