Un piccolo eroe: un bambino di appena 8 anni che ha capito immediatamente il pericolo e ha cercato di salvare la sua mamma.
La violenza sulle donne, purtroppo, non conosce vacanza. Solo qualche mese fa una donna è stata pugnalata dal marito nel sonno, mentre le figlie dormivano nell’altra stanza. A Roma, un piccolo eroe di 8 anni, ha cercato di salvare la sua mamma.
“Aiuto, mia mamma sta male, papà l’ha picchiata” – queste le parole del bambino che, nonostante l’età, ha avuto la prontezza di chiamare il 112 raccontando che sua mamma stava prendendo le botte dal compagno. La violenza si è consumata nella periferia romana del quadrante Est. La famiglia era tutta in casa quando l’uomo ha iniziato a picchiare la compagna. Allora uno dei bambini ha preso lo smartphone e ha digitato il Numero Unico delle Emergenze. Dall’altra parte l’operatore ha udito la voce del bimbo che chiedeva aiuto, dando il nome e l’indirizzo di casa. Ambulanza e Polizia sono arrivati e hanno bussato alla porta. Al suo interno però hanno trovato solo la donna con i bambini, mentre il compagno non c’era. La donna presentava evidenti segni di aggressione e aveva il volto tumefatto. Ma ha rifiutato di essere visitata, di essere trasportata in ospedale e di sporgere denuncia.
Sulla questione è intervenuta Elisa Ercoli, presidente dell’associazione Differenza Donna. Ercoli ha spiegato a Fanpage: “Le donne che vivono un maltrattamento possono aver bisogno di un percorso per scegliere di uscire definitivamente dalla violenza“. L’esperta ha, infatti, precisato che una donna, per denunciare, deve prima sentirsi sicura di avere un’alternativa e di non far correre dei pericoli ai propri figli. “La reazione della signora in questione ai più sembrerà assurda a noi donne dei Centri antiviolenza ci è invece molto chiara, paura, minacce di ritorsione, vuoto nero nel futuro e nessuna nuova informazione su diritti ed opportunità, fanno di un intervento delle Forze dell’Ordine qualcosa che può non raggiungere l’obiettivo di facilitare una definitiva uscita dalla violenza“. Forse ancora non tutti lo sanno ma esiste il numero 1522, numero della Presidenza del Consiglio dei Ministri, gestito da Differenza Donna, che, al momento dell’intervento delle Forze dell’Ordine consente di far parlare una donna con un’operatrice del centro antiviolenza in grado di rassicurarla e starle accanto nel difficile momento della denuncia e lungo tutto il percorso successivo.