Bimbo morto a Sharm, ora s’indaga per omicidio colposo

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Fonti ed evidenze: Corriere della Sera, Fanpage

Non possono ancora avere pace i genitori del piccolo Andrea Mirabile, il bimbo morto a Sharm el Sheik durante una vacanza in un resort. Due autopsie ma nessuna risposta.

La famiglia del piccolo Andrea Mirabile vuole solo sapere una cosa: perché il loro bambino è morto nel giro di pochi giorni. Sul corpo è stata effettuata un’altra autopsia ma, ad oggi, nessuna risposta.

Il bambino aveva iniziato a stare male durante una vacanza in un resort a Sharm el Sheik, in Egitto. Dopo poco è deceduto. E stato molto male anche il padre Antonio che, al rientro in Italia è stato ricoverato in terapia intensiva diversi giorni. In un primo tempo si pensava ad un’intossicazione alimentare ma la pista sembra da escludersi in quanto, oltre a loro due, nessun altro ospite del resort avrebbe accusato problemi. E la mamma del bambino, Rosalia Manosperti, agli inquirenti ha dichiarato che né lei né il marito né il bambino avevano mangiato qualcosa al di fuori della struttura in cui alloggiavano

La famiglia ora ha un unico fine: capire di cosa sia morto questo bambino. Il legale che assiste la famiglia, l’avvocato Filippo Polizzi, ha dichiarato: “Non dimentichiamo che questa storia nasce con una mamma che si ritrova a perdere un bambino nel giro di due giorni senza sapere perché”. Recentemente è trapelata la notizia di una possibile rogatoria in Egitto da parte dei pm di Palermo che stanno indagando per omicidio colposo. L’avvocato ha spiegato che di questo la mamma e il papà del bambino non sono stati informati ma che, di certo, non si opporrebbero mai ad ulteriori indagini più approfondite.
Nei giorni scorsi, su richiesta della Procura italiana, che sta svolgendo una indagine contestualmente a quella egiziana, è stata effettuata una seconda autopsia sul corpo del piccolo Andrea che servirà a chiarire le cause del decesso. I periti, un medico legale, un anatomopatologo e un medico pediatra, oltre al medico legale nominato dalla famiglia come perito di parte, hanno chiesto 90 giorni per depositare i risultati. Tre lunghissimi mesi durante i quali il papà e la mamma del bambino continueranno a torturarsi con mille domande su cosa sia accaduto in quel resort, sul perché il loro bambino sia morto così all’improvviso.