Angela Celentano, scomparsa 26 anni fa, i genitori sono certi che sia viva: “E’ stata rapita”, dicono

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Fonti ed evidenze: Ansa, Fatto Quotidiano

La speranza, a volte, diventa l’unico motivo per cui ci si alza dal letto la mattina. Così è per i genitori di Angela Celentano che, a distanza di 26 anni dalla scomparsa, ancora sperano che la figlia sia viva.

Sono passati 26 anni dalla scomparsa di Angela Celentano che, all’epoca, era una bimba. Era il 10 agosto 1996, una data che i genitori di Angela non scorderanno mai. Una storia molto simile a quella di Denise Pipitone.

ANSA/CESARE ABBATE

La mamma e il papà – Maria e Catello – nonostante siano ormai trascorsi cinque lustri continuano a sperare e a credere che la figlia sia viva. “Sentiamo che Angela è viva. Speriamo in un miracolo, un giorno ci ritroveremo” – le parole della coppia che, dopo 26 anni di ricerche, continua a lottare. Ora chiedono di far girare le immagini di Angela  sui gruppi del web frequentati da chi è alla ricerca delle proprie origini. In tutto il mondo. L’8 giugno Maria e Catello sono intervenuti nella trasmissione Rai “Chi l’ha Visto” ribadendo che, a detta loro, la bimba è stata rapita, finita in un giro di adozioni illegali e, dunque, potrebbe trovarsi in ogni luogo del mondo, non necessariamente in Italia. I genitori continuano a diffondere le foto nella speranza che sia Angela stessa, ormai donna, a riconoscersi in qualche immagine e a cercarli.

Era il 10 agosto 1996 quando Angela – che all’epoca aveva appena 3 anni – svanì nel nulla mentre si trovava sul monte Faito, nel napoletano, insieme alla famiglia e a un gruppo di abitanti di Castellammare di Stabia, tutti appartenenti alla stessa comunità evangelica. All’improvviso la piccola sparì. Le ricerche, prolungate, testarde, perseguite con ogni mezzo, sono sempre state vane. Nel corso di questi lunghissimi ventisei anni sono sentiti tutti: parenti, amici, conoscenti. Ma nessun risultato. Rispetto ad allora, tuttavia, ora c’è un’arma in più: internet e i social network. Strumenti che, tuttavia, possono diventare un’arma a doppio taglio: potrebbero essere sfruttati da qualcuno in cerca di visibilità o , peggio, per mettere in atto truffe. Nel 2010, ad esempio, quando già erano passati 14 anni dalla sparizione, apparve la pista messicana. Una donna di nome Celeste Ruiz scrisse alla famiglia, sostenendo di essere Angela ma si rivelò una truffa. Si scoprì che la donna non esisteva neppure.  Nell’ultimo intervento sulle reti Rai, la coppia ha ricordato un dettaglio fisico di Angela, una caratteristica che potrebbe permettere ad Angela donna di riconoscersi nelle foto di ventisei anni fa: “Un segno particolare di Angela è una macchia di caffè sul dorso, sul lato destro. Se ti riconosci in questa storia contattaci“.