Simone muore solo. La madre non ha il Covid ma le impediscono di vederlo

Simone, a soli 23 anni, condannato a morire da solo nel letto di un ospedale. E non è l’unico caso.

Simone Benvenuti Facebook

Perdere un figlio – specialmente se molto giovane – è sempre una tragedia inenarrabile. Non avere neppure il conforto dell’ultimo saluto, rende il tutto ancora più insopportabile. “Mi è morto da solo. Ci hanno vietato l’ingresso e Simone non ha neanche potuto ricevere i nostri ultimi abbracci” – le parole di Rosalia De Caro, la madre di Simone Benvenuti, il 23enne scomparso domenica 23 gennaio  all’ospedale di Torregalli a Firenze. Il giovane è morto solo, nel suo letto di ospedale, senza che i familiari potessero confortarlo nelle sue ultime ore di vita. La pandemia di Covid ha influenzato parecchio tutto il sistema sanitario con conseguenze ance sui reparti non Covid.

Simone era affetto da una piastrinopenia. Recatosi al Pronto Soccorso, dopo gli esami del caso, i medici avevano deciso di trattenerlo. La famiglia chiedeva di poter far entrare almeno la mamma Rosalia in reparto, per stare accanto al ragazzo. Dopo la tragedia, la signora Rosalia ha denunciato i fatti alla trasmissione Rai Agorà: «Mi hanno risposto: signora, può portare qualche focolaio. Io ho detto: sto lì in un angolo. Ma niente» – ha spiegato la donna. Sabato 22 gennaio è stato Simone stesso ad avvisare la mamma che era stato attaccato all’ossigeno. La donna, a quel punto, ha telefonato in reparto implorando di poter entrare, ma anche stavolta la risposta è stata negativa. Fino alla chiamata di domenica mattina, alle 4 di notte: Simone non ce l’ha fatta. A quel punto a vedere la salma, sono stati fatti entrare in tre: «Ma perché ci hanno fatto entrare in tre quando è morto e non ci hanno fatti entrare, neppure uno solo, quando era vivo? Almeno poteva avere un conforto dalla mamma» – ha asserito con dolore e rabbia nonno Giovanni, mentre mamma Rosalia non si dà pace per non aver potuto abbracciare un’ ultima volta il suo Simone: “Se portavo i Carabinieri forse mi facevano entrare”.

L’Asl Toscana Centro, per tutta risposta a questo immenso dramma, ha ricordato alla famiglia del giovane defunto che le regole anti Covid escludono la possibilità di visite, tranne per alcune deroghe: stato terminale o marcato aggravamento, minori o persone con disabilità. Casistica che non era applicabile nel caso del ragazzo, perché per quanto il sabato fosse stato sottoposto a ossigenoterapia, era stabile. Il dottor Alberto Fortini, primario di medicina interna a Torregalli, ha dichiarato: “Siamo in una situazione di stress e non ci sono regole precise, vanno interpretate nel momento e non sempre vengono interpretate in modo corretto”. Per questo motivo la mamma di Simone attraverso la trasmissione Rai ha voluto lanciare un appello ai politici: “Mi appello ai politici, alle istituzioni, a chi può cambiare quella norma. Fate in modo che non accada più una cosa del genere. Vorrei far capire quanto sia terribile perdere un figlio così e quanto sia ingiusto lasciare i familiari lontani dai loro cari” – le parole della donna. Anche l’82enne Rinaldo Nesi – di Ponte Niccheri – è morto solo, senza il conforto della moglie Angelina né dei due figli. L’anziana è stata avvisata per telefono della morte del coniuge. I due sono stati sposati per mezzo secolo e non hanno nemmeno avuto la possibilità di dirsi addio.

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