Green Pass, camerieri e baristi si licenziano. E ora arrivano multe fino a 2000 euro per chi lascia il lavoro

Non solo multe per chi è senza il Green Pass. In arrivo pesanti sanzioni anche per chi decide di lasciare il proprio lavoro. 

Getty Images/Gabriel Kuchta

Da mesi è stato introdotto l’obbligo di Green Pass anche per poter lavorare. I modi per ottenere il patentino sono tre: vaccino, certificazione di avvenuta guarigione dal Covid da meno di sei mesi, esito negativo di un tampone. Fatta eccezione per quelle categorie per le quali è stato introdotto il vaccino obbligatorio come il personale medico e sanitario, le Forze dell’Ordine e il personale scolastico. Dall’1 febbraio il Green Pass diventerà obbligatorio anche per accedere a diverse attività commerciali e servizi pubblici come banche e uffici postali. Inoltre il Governo ha introdotto il vaccino obbligatorio per tutte le persone dai 50 anni in avanti a prescindere dalla professione svolta. Dall’inizio del prossimo mese tutti gli over 50 che si presenteranno a lavoro senza certificazione di avvenuta vaccinazione saranno sospesi e resteranno senza stipendio finché non accetteranno la prima dose.  Dovranno in più pagare una multa di 100 euro.

A causa di questi obblighi, cresce il numero di coloro che abbandonano il lavoro e magari anche l’Italia. Per mettersi al riparo  da licenziamenti repentini, alcuni imprenditori hanno pensato di ricorrere alle  penali in caso di dimissioni volontarie. La denuncia arriva dalla Cgil. Alcuni datori di lavoro del Veneto, nel timore di perdere gli addetti poco dopo l’assunzione propongono contratti “capestro”: camerieri e baristi vengono assunti a tempo determinato e costretti a pagare una penale – che può arrivare fino a duemila euro – nel caso abbandonino il lavoro prima del termine del contratto. Una strategia per disincentivare la ricerca di un altro posto di lavoro. La multa arriva in certi casi a superare – e di molto – la cifra guadagnata in più mesi di lavoro precario.

Il fenomeno è piuttosto recente,   è sorto in epoca Covid, quando sempre più giovani – ma non solo – scelgono di licenziarsi per non essere costretti a vaccinarsi o a fare tamponi ogni due giorni a proprie spese.  Pertanto risulta sempre più difficile trovare manodopera esperta e qualificata. Purtroppo  il sindacato può fare ben poco se il lavoratore ha già firmato un contratto a tempo determinato con una penale esplicitata. Secondo la legge, infatti, il datore può  rivalersi per il periodo che si lascia scoperto. L’unica cosa che si può fare è contattare il sindacato e accordarsi con l’azienda per stralciare la penale.

Impostazioni privacy