Il Covid abbatte Massimo Cuttitta, colosso del rugby. E’ morto tre giorni dopo la madre.

Massimo Cuttitta, detto Maus, una leggenda del rugby nostrano è morto di Covid a 54 anni, seguendo la madre mancata pochi giorni prima. Il mondo del pallone ovale ricorda il campione.

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Massimo Cuttitta

Massimo Cuttitta, uno dei campioni del rugby azzurro più noti e temuti a livello internazionale, è stato sconfitto da un nemico invisibile, è morto infatti di Covid all’età di 54 anni. Cuttitta, da tutti detto Maus, se n’è andato 3 giorni dopo la madre Nunzia, i due erano stati ricoverati insieme all’ospedale di Albano, in provincia di Roma.

Massimo Cuttitta aveva iniziato la sua lunga e fortunatissima carriera negli anni ’80, esordisce con la sua prima partita in maglia azzurra nel 1990 contro la Polonia, convocato dal ct Bertrand Fourcade si distingue da subito per la sua energia e tecnica eccezionale. Il suo ruolo di pilone sinistro, prima linea del pacchetto di mischia, lo ha accompagnato fin dagli inizi. Massimo si appassiona al rugby in Sudafrica a Pinetown, vicino Durban, dove si era trasferito con la famiglia originaria di Latina. Ha cominciato la sua carriera al rientro in Italia insieme al fratello gemello Marcello ed il maggiore, Michele, che ha lasciato però lo sport per dedicarsi agli studi. Massimo è stato allenatore della mischia della squadra scozzese rilanciando la squadra britannica per diversi anni, passando poi ad essere consulente tecnico delle squadre di Romania, Portogallo e Canada.

Cuttitta ha partecipato ai Mondiali di rugby nel ’91 e ’95, giocatore fondamentale per la vittoria del 1997 contro la Francia a Grènoble, ha partecipato inoltre nel 2000 al Sei Nazioni nella storica vittoria contro la Scozia al Flaminio, dopo di che a causa di un infortunio terminò la carriera internazionale. Ha continuato poi a giocare ed allenare le squadre del Bologna, Roma, Brescia ed Alghero affinando lo studio delle dinamiche di gioco rivelando le sue doti di tecnico maturo e sempre con un sorriso sulle labbra. Una vita completamente dedicata a quella palla ovale, mettendo un’energia unica e contagiosa dentro e fuori dal campo “Quando c’è stato da lottare, non mi sono mai tirato indietro: ho sempre dato tutto, in campo e nella vita” ha sempre detto Maus.

L’amore per il rugby lo ha portato nel 2011 ad aprire la scuola “Cuttitta Brothers” insieme ai fratelli presso Anzio, loro paese di nascita, legandosi quindi alle loro origini. Massimo è sempre stato considerato una persona pronta a dare consigli e ad incoraggiare, una guida inarrestabile. Il pilone solido in campo era “Uno che mai ti avrebbe dato una fregatura”, un percorso che lo ha reso un uomo forte, un esempio per chiunque incontrasse, purtroppo la sua ultima partita l’ha persa contro un nemico subdolo e difficile da combattere.

 

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