Papua Nuova Guinea, 50 morti per il controllo del territorio: cosa sta succedendo?

Secondo le stime, sarebbero almeno 50 le vittime che hanno perso la vita in seguito agli attacchi armati che hanno distrutto tre città in Papua Nuova Guinea.

Una nuova ondata di tensioni e conflitti sta mettendo il Papua Nuova Guinea in serie difficoltà. Il Paese non è nuovo, infatti, ai contrasti tra i differenti gruppi etnici. Ma, a partire dal 2022, le violenze sono tornate a fare vittime nella popolazione, in seguito alle elezioni. Negli scorsi giorni, tre villaggi sono rimasti coinvolti negli assalti da parte di un gruppo criminale armato: a riferirlo sono state le autorità della Stato nella giornata di giovedì 25 luglio. Questi sono stati perpetrati da una gang formata da circa 30 membri di giovane età che, tuttavia, non sono ancora stati rintracciati dalle forze dell’ordine.

Cosa sta succedendo in Papua Nuova Guinea
Sono almeno 50 le vittime degli attacchi ad opera di un gruppo armato in Papua Nuova Guinea – Foto Ansa – formatonews.it

Inizialmente, si è parlato di almeno 26 vittime rimaste uccise durante gli attacchi. Tuttavia, il numero è poi salito a 50 (di cui 16 bambini), come evidenziato dall’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk. Quest’ultimo ha esortato le autorità a condurre un’indagine trasparente e imparziale sull’accaduto, con l’obiettivo di trovare i responsabili. Inoltre, ha invitato il Governo a sostenere coloro che hanno subito gli attacchi, concentrandosi in primis sul fornire protezione, un’abitazione adeguata e, se necessario, supporto psicologico.

Le tensioni tra gruppi etnici non si fermano in Papua Nuova Guinea: gli attacchi armati distruggono tre città

L’ispettore comandante della stazione di polizia di Angoram, Peter Mandi, ha spiegato che il gruppo armato (il quale si fa chiamare “I don’t care”, ossia “non mi interessa”) ha fatto ricorso a pistole, machete e catapulte cablate attaccando, lo scorso 17 luglio, il villaggio di Angrumara, distruggendo e dando fuoco alle abitazioni dei residenti. È arrivata poi la volta di Tambari, dove giovani donne sono state stuprate e i criminali hanno ucciso senza pietà alcuni bambini.

Conflitti tra gruppi etnici in Papua Nuova Guinea
Tre villaggi sono stati distrutti dai membri di un gruppo armato per via delle tensioni tra gruppi etnici differenti – formatonews.it

Mentre, per il momento, continua a non essere chiaro quando è avvenuto il terzo assalto, ovvero quello che ha interessato il villaggio di Tamara. Le tre località si trovano in aree remote, alle quali non è semplice accedere. La polizia è riuscita a raggiungerle solamente martedì 23 luglio, con l’arrivo dei rinforzi nella giornata di giovedì. Mandi ha dichiarato che, attualmente, le forze dell’ordine sono al lavoro per scovare i membri della gang e arrestarli.

Già negli scorsi mesi, le tensioni tra gruppi etnici in Papua Nuova Guinea avevano destato preoccupazione. Il possesso della terra (una risorsa fondamentale) e le rivalità tra i diversi clan sono i fattori determinanti degli attacchi. Lo stesso primo ministro, James Marape, aveva parlato di “atto di terrorismo” in riferimento allo scontro che, a febbraio, aveva portato alla morte di circa 54 persone nella provincia di Enga, ricevendo esortazioni a dichiarare lo stato d’emergenza. Come riportato da Survival, le tribù presenti nel Paese situato a sud-ovest dell’Oceano Pacifico sarebbero oltre 300 (con più di 800 diverse lingue parlate).

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