Bollo auto: quali sono i casi in cui si può non pagarlo

Come è possibile non pagare il bollo auto? Ecco come evitare di pagare legalmente la tassa. Ecco le categorie che sono esentate

Pagare la famosa tassa di possesso, bollo di circolazione, bollo auto, o tassa di circolazione che a dir si voglia, è sicuramente una delle imposte annuali da pagare più indigeste di tantissimi italiani. Il suo pagamento è obbligatorio, senza di essa non è possibile circolare e si rischia di avere serie multe. E non è finita qui: una volta che non è stata corrisposta la tassa, bisogna pagare quella dell’anno in corso ed anche quelle scadute, con l’aggiunta di more e sanzioni.

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Come non pagare il bollo auto? – formatonews.it

Laddove si dovessero accumulare e non pagare le relative imposte, c’è anche il rischio che il veicolo possa essere posto in sequestro amministrativo, e questa sarebbe davvero una brutta rogna. Infatti, in caso di fermo amministrativo, il veicolo non potrà circolare fin quando le pendenze non saranno risolte. Ma ci sono dei casi in cui è possibile non pagare il bollo auto? Quando è prevista dalla legge l’esenzione di tale imposta? Ecco cosa bisogna sapere.

Bollo auto: quando si può evitare il pagamento

Il bollo auto non è che la ciliegina sulla torta di tutte le cose da dover pagare per mantenere un’autovettura. E insieme alla revisione e all’assicurazione, sono i pagamenti obbligatori e necessari da dover corrispondere per permettere ad un’auto di circolare. E il bollo auto rientra tra quelle più fastidiose da parte di tanti utenti. E in base alla Regione di appartenenza e alla cilindrata del veicolo, l’importo può variare.

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Bollo auto: ecco come non pagarlo – formatonews.it

Ma c’è un modo per evitare di pagare questa tassa? Ebbene la legge prevede delle categorie che sono esentate da questo pagamento. Una delle casistiche più diffuse di certo è il caso di disabilità. Laddove l’utilizzo di un veicolo dovesse essere destinato all’utilizzo da parte di un disabile, o comunque ad una persona che ne detiene carico e mantenimento, questi sono appunto esentati dal pagamento dell’imposta. Ci sono però anche altri casi in cui la tassa non è richiesta.

Le altre casistiche

Ci sono ulteriori elementi che potrebbero far evitare il pagamento della tassa di circolazione. Sicuramente questo riguarda per tutti i veicoli ecologici, elettrici, ibridi e gpl. Infatti, questi veicoli sono etichettati come quelli a favore della sostenibilità ambientali, atti a ridurre le emissioni. Per i primi 5 anni questi veicoli sono infatti esentati dal pagamento dell’imposta, essendo il loro impatto ambientale sicuramente molto più basso di tutti gli altri veicoli.

A differenza delle regioni Piemonte e Lombardia, che l’esenzione è perpetua, le altre regioni dopo 5 anni, prevedono uno sconto di almeno il 75% sulla tassa di circolazione. Una scontistica d’effetto e non indifferente che porta sicuramente la platea a strizzare l’occhio su quelli che sono i veicoli ad impatto ambientale ridotto. Un modo per stimolare l’utenza ad acquistare veicoli green, per far fronte a quella che è l’emergenza climatica e la tutela dell’ambiente.

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