Spende tutto per cani e si riduce in povertà: Antonio dorme sul tavolo accanto a loro

0
349
Fonti ed evidenze: Fanpage, Green Me

Ha deciso di vendere tutti i suoi averi per provvedere ad 800 cani randagi, la sua passione si è trasformata in una vera e propria occupazione.

Qualche anno fa, Seo Antonio dovette affrontare la perdita del suo migliore amico a quattro zampe: il suo pitbull infatti morì per un tumore. A quel punto, il 58enne brasiliano decise di dedicarsi anima e corpo alla protezione dei cani, aprendo un vero e proprio rifugio con oltre ottocento ospiti.

Seu Antonio vende tutto per i cani

La figura di Seo Antonio è divenuta nota grazie alla pagina ufficiale di alcuni animalisti, i quali hanno deciso di raccontare la sua storia per poter ottenere dei fondi in merito. Il 58enne brasiliano infatti al momento ha perso tutti i suoi averi, ha dovuto vendere tutto per poter provvedere ai suoi piccoli amici a quattro zampe. Nella città di Alagoas, nello Stato del Brasile, la condizione dei cani è decisamente tragica. E’ possibile incontrarne diversi lungo le strade, il più delle volte sono feriti, denutriti e disidratati; per questo motivo, Seo Antonio ha deciso di accumulare denaro con la vendita delle sue proprietà, in modo da acquistare un terreno nel comune di Marechal Deodoro. Dopodiché, su di esso ha costruito un vero e proprio rifugio per i cani randagi, occupandosi lui stesso delle cure mediche, sterilizzazioni, cibo e acqua.

La pandemia ha messo a dura prova l’attività, pertanto Seo Antonio si è visto costretto a vendere qualsiasi oggetto possibile – persino il letto dove dormiva abitualmente. Tale condizione l’ha costretto a dormire su di un tavolo, circondato dai suoi rifugiati: “Siamo senza soldi per riparare le gabbie” – ha spiegato ai volontari – “ci sono cani grandi e piccoli, di caratteri diversi. Se dormo lontano, non riesco a sentire se succede loro qualcosa”. Di fronte alla storia di Seo Antonio, diversi animalisti si sono attivati per poter racimolare fondi; nel giro di poco tempo, il gruppo è riuscito ad accumulare una cifra tale da poter aprire una vera e propria comunità. Oggi, il 58enne amico degli animali è ufficialmente il fondatore della Sao Cao – letteralmente santo cane – una comunità che si dedica costantemente alla protezione e cura di più di 800 cani randagi.