Arriva una bellissima notizia che potrebbe farci dire addio agli infarti che – ogni anno – in Italia sono elevatissimi.
Grazie ad un accurato studio a breve potremmo avere ottime speranze per quanto riguarda gli infarti. Nel nostro paese sono circa 150 mila all’anno le persone che purtroppo ne subiscono uno.
Questo grave e sempre più comune problema si manifesta, in genere, con sensazione di peso o dolore al petto che dura più di dieci minuti, cui possono essere associati altri sintomi come nausea, bruciore di stomaco o dolore addominale, fiato corto, stanchezza, sudorazione fredda, stordimento o vertigini. C’è da dire che non sempre il nostro corpo ci avvisa e infatti può capitare anche all’improvviso. Ma andiamo a vedere insieme cosa si è scoperto di nuovo su questo malessere.
Infarto: in arrivo una pillola in grado di rigenerare il cuore
Come già abbiamo detto in precedenza sono in arrivo grandi notizie per chi ha problemi cardiaci. Una ricerca presentata al congresso scientifico della Società Europea di Cardiologia (ESC) Frontiers in CardioVascular Biomedicine 2022, che si è occupata anche dei vaccini per il Covid pare stia sperimentando una pillola miracolosa per il futuro di tante persone soggette ad infarti.
C’è da dire che chi subisce un infarto spesso rischia anche di morire e poi quando lo si prende si è sempre costretti a fare attenzione e ad evitare tantissime cose. Ma qual è lo scopo di questo farmaco? Andiamo a vedere insieme tutti i dettagli.
Lo studio e lo scopo del farmaco
Secondo questi ricercatori, lo scopo di questa pillola del futuro potrebbe avere molte cose positive. La prima è quella di proteggere il cuore, rigenerandolo dopo un infarto. Alcuni studiosi hanno eseguito i primi test su degli animali e già dopo 24 ore hanno potuto dare un giudizio: la molecola è giunta direttamente al loro cuore.
Anche se il percorso di studio è solo all’inizio non c’è comunque da sottovalutare il risultato. Infatti per il futuro ci sono grandi notizie dato gli ottimi risultati avuti. Per ora non ci resta solo che aspettare che la scienza faccia il suo corso.
