Bassetti perde la pazienza: “Basta virologi? Gli italiani sono degli ingrati”

Il direttore delle Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova – Matteo Bassetti – sbotta contro gli italiani tacciandoli di ingratitudine.

Non le ha mandate a dire il professor Matteo Bassetti, direttore delle Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova. Nosocomio recentemente salito agli onori della cronaca per la morte della giovanissima Camilla Canepa: deceduta ad appena 18 anni dopo essere stata vaccinata con il siero di AstraZeneca. Sorte analoga a quella toccata poche settimane prima alla giovane conduttrice radiofonica Lisa Shaw, anche lei morta dopo aver ricevuto il farmaco anglo svedese. Ma Bassetti non ha più dubbi: gli italiani sono un popolo d’ingrati. Intervistato dall’ Adnkronos, l’infettivologo non ha usato mezzi termini: “Alcuni giornalisti scrivono in prima pagina ‘basta virologi’ dopo tutto quello che i medici hanno fatto durante la pandemia? C’è tanta ingratitudine che è quello che contraddistingue questo Paese.  L’Italia è un Paese d’ingrati“. Nello specifico il medico si riferiva al quotidiano Libero che titolava la prima pagina con un bel “Basta virologi”  legato all’esasperazione di molti in merito a questa continue contraddizioni prima sul virus stesso e ora sui vaccini.

Confusione ampliata a seguito della morte della 18enne Camilla che ha portato il Comitato tecnico scientifico a limitare la somministrazione di AstraZeneca soltanto alle persone con più di 60 anni. La conseguenza di questa scelta, tuttavia, comporterà che chi – con meno di 60 anni – aveva ricevuto la prima dose di AstraZeneca, riceverà un siero differente nella seconda dose. E su questo miscuglio non tutti sono d’accordo. Bassetti, allora, incalza: “Le divergenze fanno parte della scienza, la medicina non è una materia esatta, ognuno ha le sue posizioni. La scienza è dibattito”.

E poi sempre più spedito prosegue: “Non vedo chi debba parlare dei vaccini se non gli esperti? Forse i giornalisti? O i politici? bene, allora tenetevi i giornalisti e i politici”. La risposta del direttore di Libero – il quotidiano incriminato – non è tardata ad arrivare. Alessandro Sallusti – dalle pagine di Libero – ha ribattuto: “Sono totalmente d’accordo con il professor Bassetti: basta con i giornalisti che fanno i virologi. Peccato che ci siano troppi virologi che si sono messi a fare i giornalisti”. Chissà come proseguirà il duello.

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