Rischio Whatsapp: migliaia di utenti cancellano l’applicazione

WhatsApp avvisa gli utenti che dall’8 febbraio cambieranno le regole della privacy. Migliaia di utenti cambiano piattaforma

Dall’8 febbraio l’app controllata da Facebook condividerà con essa ancora più dati personali. Boom di iscrizioni a Telegram

Vi siete accorti che dai primi di gennaio, aprendo Whatsapp, dopo l’aggiornamento, l’applicazione vi ha chiesto di accettare un nuovo accordo sulla Privacy? Se lo avete fatto senza leggere, sappiate che avete acconsentito, a far si che l’app stessa possa mettere a disposizione, della propria casa madre, molti dei vostri dati personali. Non che prima non lo facesse già, ma ora con il nuovo accordo, gliene fornirete molti di più.

Nelle righe dell’accordo si legge: “Facciamo parte delle aziende di Facebook…” 

Dall’8 febbraio infatti, Whatsapp darà il via ai cambiamenti e le maggiori variazioni avverranno in maniera particolare, nella gestione dei dati degli utenti. Se infatti si legge l’accordo in maniera più approfondita, nel capitolo ‘Società affiliate’ dei termini di servizio, si legge: “Facciamo parte delle aziende di Facebook.  In qualità di una delle aziende di Facebook, WhatsApp riceve informazioni da, e condivide informazioni con, le aziende di Facebook come illustrato nell’Informativa sulla privacy di WhatsApp, anche al fine di fornire integrazioni che consentano all’utente di connettere la sua esperienza WhatsApp con altri Prodotti di un’azienda di Facebook, per garantire sicurezza, protezione e integrità nei Prodotti di un’azienda di Facebook e per migliorare le inserzioni e l’esperienza dell’utente relativa ai prodotti facenti parte dei Prodotti di un’azienda di Facebook”.

mark zuckerberg

E’ ovvio che con questo movimento, Marc Zuckerberg, ovvero il proprietario della Facebook Inc., che acquistò WhatsApp già nel 2014 e che possiede pure Messenger e Instagram, ora vorrebbe espandere le proprie ingerenze, sfruttando tutti i mezzi a sua disposizione. L’unica cosa è che questo accordo che abbiamo sottoscritto vale per tutti, ma fino ad un certo punto.

Whatsapp e l’Unione Europea

L’Unione Europea infatti, grazie ad una rete di protezione adottata nel maggio 2018, mette al sicuro la Privacy dei suoi utenti. La gestione dell’app di Zuckerberg in Europa infatti, non è più riconducibile alla WhatsApp Inc., ma alla WhatsApp Ireland Limited di Dublino, che è la società che ha gestito il rapporto, direttamente con la CE.

Quindi la paura iniziale si è dimostrata alla fine infondata perchè, almeno per quel che riguarda noi europei, se Zuckerberg vorrà conoscerci ancora meglio, al fine di venderci qualsiasi cosa, dovrà cercare altre strade e non potrà servirsi del consenso che abbiamo appena dato al nuovo accordo.

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Chat private di Whatsapp su Google

Il panico generato dalle prime paure però, oltre a spaventare migliaia di utenti, ha fatto si che l’app più utilizzata al mondo, perdesse decine di migliaia di utenti in pochissimo tempo incrementando in maniera esponenziale le iscrizioni ad altre piattaforme. A complicare ulteriormente la situazione per Whatsapp poi, ci si è messo pure un problema tecnico. A seguito di un problema con i codici sorgente dell’app infatti, stralci di chat private di alcuni utenti, sono finite su Google, causando momenti di panico generale. Dal quartier generale di Facebook però, già dopo qualche ora avevano fatto sapere che il guasto con i codici della piattaforma erano stati sistemati, ma ovviamente, quanto accaduto, ha dato un ulteriore mazzata alla fiducia degli utilizzatori.

Telegram

Chi infatti ha gongolato, grazie a questo caos, esploso solo pochi giorni fa, sono stati principalmente i fratelli russi Pavel e Nikolaj Durov; Per chi non li conoscesse, i fratelli Durov sono gli inventori e i proprietari di Telegram, il software nato nel 2013 proprio come alternativa a Whatsapp. L’applicazione russa infatti, fino a tre giorni fa, contava circa 500 milioni di utenti e oggi ne conta già quasi 525 milioni!

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