Yacht Club de Monaco, le sfide per la sostenibilità del catamarano Energy Observer

Allo Yacht Club de Monaco il catamarano Energy Observer, un grande laboratorio per soluzioni energetiche sostenibili.

Negli scorsi giorni si è tenuta allo Yacht Club de Monaco una nuova edizione della Energy Boat Challenge, che ha visto tra l’altro l’Italia brillare con il team dell’Università di Bologna; la competizione ha, come sempre, offerto tantissimi spunti per il progresso, l’innovazione e la sostenibilità in campo nautico.

energy observe allo yacht club de monaco
Yacht Club de Monaco, le sfide per la sostenibilità del catamarano Energy Observer (foto: lapresse.it) – formatonews.it

Durante i giorni della competizione, presso la Marina dello YCM, è stata registrata anche la presenza del catamarano Energy Observer, un vero e proprio grande laboratorio galleggiante che studia e testa la fattibilità di  soluzioni energetiche rinnovabili, da utilizzare in primis per il trasporto marittimo, ma non solo.

Quest’imbarcazione rappresenta un vero e proprio simbolo per la nautica sostenibile, grazie alle particolari tecnologie installate al suo interno: il suo ruolo durante la Energy Boat Challenge è stato ancora una volta essenziale, con l’imbarcazione assoluta protagonista anche senza aver partecipato alla competizione.

L’Energy Observer, il catamarano simbolo di sostenibilità: ruolo alla Energy Boat Challenge e nuove sfide

L’Energy Observer, come riporta LaPresse, è la prima imbarcazione ad essere alimentata da un mix di energia solare, eolica, idroelettrica e idrogeno prodotti a bordo, che la rende autosufficiente e a zero emissioni. Alla Energy Boat Challenge è stata il centro pulsante di scambi fra generazioni, in nome della ricerca e dell’innovazione; ciò che gli studenti sviluppano e testano nei paddock ha trovato un’applicazione concreta a bordo del catamarano.

collage simbolo di sostenibità e mare dall'alto
L’Energy Observer, il catamarano simbolo di sostenibilità: ruolo alla Energy Boat Challenge e nuove sfide – formatonews.it

I vari studenti partecipanti alla competizione hanno avuto modo di visitare l’Energy Observer, di ammirare le sue tecnologie e sicuramente di prendere ispirazione per nuovi progetti. Un esempio visibile di come, con impegno e buona volontà, si possa concretamente realizzare una nautica sempre più sostenibile.

Il capitano dell’Observer, Jean Baptiste Sanchez, ha sottolineato ancora una volta come nel corso di questi anni, a partire dal 2017, l’equipaggio abbia viaggiato in lungo e in largo, dimostrando in più di 50 paesi  l’affidabilità delle tecnologie a zero emissioni e dando una prova concreta del loro utilizzo.

Ora, come riportato sempre da LaPresse, l’Energy Observer è pronto per un nuovo viaggio: “Inizieremo un nuovo viaggio, nove anni in giro per il mondo per studiare la neutralità carbonica e costruiremo una nuova nave entro il 2027” ha spiegato Benedicte Gallon, vicedirettrice generale dell’Observer, lanciando anche la ricerca di nuovi talentuosi ingegneri da aggiungere al loro team.

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