Donna anziana chiusa nel freezer dal nipote. Passano i giorni e lui la lascia morire lì

Ennesima storia di orrori in famiglia. Un giovane ha chiuso la propria nonna nel congelatore. La donna era ancora viva.

Anche dietro l’apparenza della famiglia perfetta possono, a volte nascondersi, scenari di violenze mostruose. Non sono rari i casi di abusi su bambini, donne o anziani. Talvolta gli aguzzini sono proprio i familiari.

ANSA/Isaac Esquivel/archivio

Sulle pagine di cronaca nera si legge spesso di persone che occultano i cadaveri dei propri cari non solo per non finire in manette in caso di omicidio ma anche per continuare a percepire la pensione anche nel caso di morte naturale. Ha lasciato tutti a bocca aperta la storia dell’uomo che teneva il corpo della madre sepolto sotto la sabbia della lettiera dei gatti. Questo tipo di scenari da film dell’orrore non riguardano solo il nostro Paese. Negli Stati Uniti – nella contea di Floyd – un ragazzo di 29 anni, ha congelato la nonna. La cosa più atroce è che la donna – un’anziana di 82 anni – era ancora viva: è stata lasciata morire per assideramento dentro il freezer. A far scattare l’allarme sono stati gli altri famigliari della vittima, che non riuscendo a mettersi in contatto con l’82enne da diverso tempo, ne ha denunciato la scomparsa. E così gli agenti, qualche giorno fa, hanno fatto la macabra scoperta.

Da quanto emerso, la donna si era procurata una ferita dopo essere caduta in casa lo scorso dicembre. Il nipote non ha pensato di chiamare i soccorsi ma ha pensato di trascinare la nonna fino ad un grande congelatore e poi avvolgerla dentro sacchi di plastica. A completamente dell’opera l’ha chiusa nel congelatore ancora viva. Il 29enne poi ha proseguito la sua vita come nulla fosse continuando a vivere in quella casa per mesi con il corpo nel freezer. Solo a marzo – dopo ben tre mesi di convivenza con un cadavere nel congelatore – temendo di venire scoperto, ha spostato il cadavere in un magazzino. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, il 29enne non avrebbe chiamato i soccorsi perché sul suo capo pendeva un mandato di arresto. Ora il giovane si trova nel carcere di Rome, in Georgia, accusato di omicidio, lesioni aggravate e occultamento di cadavere.

Impostazioni privacy