Alberto Matano parla ha vissuto la discriminazione sulla sua pelle

Alberto Matano ha raccontato dell’esperienza di discriminazione che ha vissuto sulla sua stessa pelle: le sue parole.

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Matano parla del DDL Zan e confessa le violenze subite.

Autore, giornalista e conduttore, Alberto Matano è stato protagonista di un toccante momento a La vita in diretta, programma Rai che conduce ormai dal 2019. Commentando la vicenda relativa al DDL Zan, bocciato in parlamento nelle scorse ore, il conduttore ha dichiarato di aver vissuto lui stesso delle discriminazioni.

Fissando la telecamera in un intenso momento, il conduttore ha quindi fatto coming out lanciando un messaggio sia al pubblico che ai vari parlamentari del nostro paese.

Alberto Matano vittima di omofobia: il messaggio all’Italia e al Parlamento

La bocciatura del DDL Zan, accolta da alcuni senatori come se, allo stadio, qualcuno avesse fatto goal, ha lasciato la maggior parte dei cittadini italiani di stucco; forte è stata subito la risposta delle comunità LGBTQ italiane, dei giovani e degli studenti, che sono subito scesi in piazza per far sentire la loro voce.

Durante la sua trasmissione, anche Matano ha commentato l’accaduto, facendo coming out e rivelando la discriminazione vissuta sulla sua pelle. “Queste situazioni mi fanno particolarmente male. Perché le ho vissute anche io, sulla mia pelle, da adolescente e so cosa significa spiega il conduttore, che lancia un forte messaggio di solidarietà a chiunque stia lottando per i suoi diritti.

A fare eco al giornalista Rai anche Cristiano Malgioglio, apertamente omosessuale da tempo; l’artista, in diretta a Ballando con le stelle, ha speso parole forti per tutti i senatori coinvolti nel voto.

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Malgioglio al fianco di Matano a favore contro le discriminazioni degli omosessuali.

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“Spero che le mie parole tocchino il cuore di queste persone” le parole di Maglioglio “E che chi ha votato no a questa legge trovi il coraggio di guardare il proprio riflesso nello specchio”.

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Il periodo di protesta sembra solamente iniziato, e nonostante sia stato respinto il DDL Zan continuerà comunque a far discutere, anche grazie alle voci di chi non ha intenzione di arrendersi.

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