Il treno ritarda 1 minuto perché il macchinista era in bagno: aperta un’inchiesta

Un treno ha registrato un ritardo di un minuto a causa di un malessere accusato dal guidatore. Aperta inchiesta.

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Getty Immages/Jens Schlueter

Un macchinista di 36 anni – riporta Il Messaggero –  ha lasciato che un treno  sfrecciasse a 150 km orari con 160 passeggeri a bordo, senza la sua supervisione. L’uomo, spinto da richiami fisiologici, si era assentato per recarsi in bagno e aveva lasciato alla conduzione  una persona non in possesso della idonea licenza. Il macchinista si è assentato, in tutto, per non oltre tre minuti. ma tanto è bastato a fare aprire un’inchiesta. La vicenda è accaduta in Giappone e il 36 enne era alla guida del cosiddetto treno-proiettile.

In base al regolamento, il conducente che accusa problemi di salute durante la guida, ha il compito di segnalarlo alla centrale operativa e l’obbligo di fermarsi alla stazione successiva se non c’è nessun altro a bordo a cui passare il comando. Ma, in questo caso, il collega del  36 enne non aveva la licenza necessaria per quel tipo di treno. La violazione, tuttavia, non sarebbe mai venuta a galla se il treno non avesse riportato un ritardo di un minuto rispetto alle tempistiche previste dalla  tabella di marcia. Inoltre, da un’immagine successiva della cabina del convoglio, è stata notata l’assenza del conducente dalla cabina. La linea dove il vettore viaggiava, la Tokaido Shinkansen, è la più trafficata in Giappone, ed è stata costruita appositamente per i treni proiettile, con velocità che raggiungono i 285 km orari.

Inizialmente il guidatore,in sua discolpa – riferisce SkyTg24 – ha sostenuto di aver avuto dolori addominali e di non ricordare l’accaduto. Il ritardo, che nel nostro Paese potrebbe apparire irrisorio, in Giappone è invece del tutto insolito. I treni- proiettili come quello in questione, in Giappone raggiungono velocità di punta di 320 chilometri orari e sono  considerati tra i mezzi di trasporto più sicuri al mondo. Il  tasso di puntualità medio  si aggira annualmente sui 30-40 secondi, un lasso di tempo che tiene in considerazione anche degli eventi naturali non prevedibili

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