Serbia, cosa bisogna fare per essere vaccinati in 48 ore. E’ gratis ed è possibile scegliere il vaccino

La Serbia consente a tutti, turisti compresi, di farsi vaccinare. Ed è anche possibile scegliere quale tra i diversi farmaci farsi inoculare. 

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Getty Immages/Andreas Rentz

Mentre in  Italia le dosi dei vaccini anti Covid stentano ad arrivare e la campagna vaccinale, di conseguenza, procede a rilento, ci sono Paesi che di dosi ne hanno anche più del necessario. In Serbia – spiega Open –  l’abbondanza di vaccini ha spinto il Governo  a invitare gli stranieri a farsi inoculare il farmaco sul loro territorio. Il Paese è abitato da  7 milioni di persone circa. Quindi non è stato difficile mettere al sicuro subito anziani e soggetti maggiormente esposti al pericolo di contrarre il virus e avere ancora vaccini in esubero.  Mentre in altri Stati vi è un ordine di priorità – categorie più esposte per età o professione – lì qualunque turista può farsi vaccinare a prescindere dall’età o dalla professione che più essere più o meno a rischio. Il tutto gratuitamente. A differenza di Norvegia, Turchia e Austria dove i “pacchetti vacanze vaccinali” verso la Russia sono organizzati dalle agenzie di viaggio, in Serbia è stato il Governo stesso a prendere in mano la situazione. Il concetto è semplice: si spera di rilanciare il turismo attraverso i vaccini. In pratica, al tempo stesso, si aiutano milioni di soggetti a ricevere il farmaco in tempi brevi e si cerca di far visitare la Serbia a quanti più turisti possibili i quali, una volta sul posto, potrebbero decidere di fermarsi qualche giorno in più.

Effettuare la richiesta è piuttosto semplice e si fa comodamente da casa propria, dal computer o anche dallo smartphone. Le modalità  – riferisce Fanpage –  sono illustrate dettagliatamente sul sito dell’ambasciata italiana a Belgrado. Il modulo è solo in lingua serba ma si può risolvere il problema con un semplice traduttore online. Dopo essere entrati nel portale del Governo sarà necessario rispondere ad un  questionario. In primis si chiede di specificare se si è serbi, stranieri residenti in Serbia o stranieri residenti in altri Paesi. Poi va inserito il numero di un documento identificativo, nome, cognome, una mail e un numero di telefono.

Ma non è tutto. Il Governo serbo riserva a chiunque scelga di vaccinarsi sul proprio territorio la possibilità di decidere in quale luogo del Paese essere vaccinati e, soprattutto, quale tra i diversi vaccini anti Covid farsi inoculare. La scelta è tra Pfizer-BioNtech, Sputnik V, Sinopharm, AstraZeneca e Moderna. Nel modulo è altresì richiesto di specificare se si è affetti da particolari patologie. Una volta inviata la richiesta non resta che aspettare. Si viene scelti in base alla selezione dell’Istituto della Salute pubblica serbo: l’equivalente del nostro Ministero della Salute. La risposta di accettazione o meno della richiesta viene comunicata tramite sms o via mail. Dal consolato – vista l’abbondanze delle richieste pervenute online – per evitare sovraffollamenti fuori dagli hub dove vengono effettuate le vaccinazioni, hanno specificato che, senza aver prima ricevuto risposta affermativa, è inutile partire per mettersi in fila . Tuttavia alcuni hanno testimoniato di essere riusciti  vaccinarsi in sole quarantotto ore, con Pfizer, dopo aver effettuato la richiesta.

 

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