Stefano Paternò, morto dopo il vaccino, parla la moglie: “Sono stata svegliata di notte dai suoi lamenti”

Stefano Paternò, militare di 43 anni in servizio ad Augusta, è morto per arresto cardiaco dopo aver ricevuto una dose di vaccino anti Covid AstraZeneca

Vaccino Covid AstraZeneca militare morto
(foto dal web)

Stefano Paternò, militare di 43 anni in servizio ad Augusta, in provincia di Siracusa, è morto a causa di un arresto cardiaco nella sua casa. Il giorno prima, l’uomo, sottufficiale della Marina militare, aveva ricevuto la prima dose del vaccino anti Covid AstraZeneca, ABV2856, lotto di cui l’Aifa ha disposto il sequestro. La Procura di Siracusa ha iniziato un’indagine e chiesto l’autopsia.

Nel registro degli indagati figurerebbero una decina di persone. Di queste farebbero parte la catena di distribuzione del vaccino, la società AstraZeneca produttrice del vaccino nonché il personale sanitario dell’ospedale militare che lo ha inoculato. Omicidio colposo è l’accusa per ognuno di loro.

LEGGI ANCHE —> Premiato dal Presidente della Repubblica, il Maresciallo dei Carabinieri muore di Covid

LEGGI ANCHE —> Bandiere a mezz’asta per Natalia, la badante morta tra le fiamme per salvare due anziani

Vaccino Covid AstraZeneca, la moglie del militare: “Molti colleghi vaccinati hanno avuto febbre alta”

Vaccino Covid AstraZeneca militare morto
(foto dal web)

Caterina Arena, moglie del militare scomparso, ha dichiarato. “Mio marito aveva fatto il vaccino lunedì mattina e nel pomeriggio è rientrato a casa e stava bene. Intorno alle 19.30 avvertiva dei tremori, aveva freddo e misurando la temperatura, aveva la febbre a 39 – ha raccontato –. Ha preso una tachipirina e la febbre era scesa, si è sentito meglio e verso le 23 siamo andati a dormire. In nottata però sono stata svegliata dai suoi lamenti: tremava, traballava nel letto ed aveva un respiro pesante“.

La donna spiega di aver “subito chiamato il 118 e in pochissimo tempo i medici hanno iniziato a dargli aiuto in ogni modo, pure il massaggio cardiaco, ma – ha aggiunto – non c’è stato nulla da fare ed i medici non sono riusciti a capire da cosa fosse stato determinato quello stato“. La coniuge poi ha continuato sottolineando che “moltissimi dei colleghi di Stefano che si sono vaccinati, hanno avuto febbre alta“. L’autopsia sul corpo della vittima è prevista per venerdì 12 marzo presso l’ospedale Cannizzaro di Catania. Nella stessa città è previsto l’arrivo degli ispettori inviati dal Ministro della Salute.

Impostazioni privacy