Un coltello sul petto nudo. Lei non aveva scelta, doveva fare quello che voleva lui

Un metodo terribile per costringerla ad arrendersi e fare quello che voleva lui. E’ quello che ha escogitato un ex folle di gelosia per l’arrivo di un altro uomo nella vita della donna.

como video pugnale ex moglie

Un video ai limiti dell’incredibile quello che un 59enne di Como ha inviato alla sua ex moglie. L’uomo – riporta Il Giorno – dopo essersi denudato si è scritto la parola “morte” al centro del torace e, con un grosso coltello, ha iniziato a tagliarsi i pettorali in più punti. Mentre il sangue sgorgava dalle ferite autoinferte, il 59enne si è portato il pugnale alla bocca agitando la lunga lama. Il tutto mentre la videocamenra del cellulare lo stava riprendendo. Il culmine è stato puntare il pugnale contro la propria carotide ripetendo – rivolto alla ex coniuge – che quella ferita sarebbe stata per lei e per il suo nuovo compagno.

La donna, dopo aver ricevuto il video, si è precipitata dai Carabinieri che nel giro di poche ore hanno ottenuto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere con l’accusa di stalking. Il 59enne autore del filmato cruento era separato dalla moglie da ormai diversi anni. I due, dopo un matrimonio durato quasi trent’anni, erano giunti nel 2016 ad una separazione consensuale. Ciò che ha fatto uscire di testa l’uomo è stato scoprire che la ex, da qualche tempo, non era più sola. A quel punto ha iniziato ad attuare ogni sorta di atto persecutorio per  farla desistere dal portare avanti la nuova relazione. Agli insulti si sono presto aggiunte le minacce di morte ripetute ogni giorno. Un paio di mesi fa le aveva inviato messaggi minatori corredati da foto di un coltello. E per dimostrarle che faceva sul serio, con una scusa l’ aveva fatta salire  sulla sua auto e le aveva mostrato il medesimo coltello ritratto nelle foto. La donna era arrivata al punto di chiedere al figlio di tornare a vivere insieme a lei da quanto era terrorizzata dall’ex marito.

Ora il 59enne si trova in carcere con l’accusa di atti persecutori, aggravati dal legame sentimentale con la parte offesa e dall’utilizzo di armi. Ulteriori aggravanti sono date dall’essere stato trovato sotto effetto di marijuana e cocaina, di cui l’uomo era solito fare uso. Grazie alla prontezza delle Forze dell’Ordine questa donna non ha fatto la tragica fine della studentessa di Torino, deceduta a causa delle coltellate ricevute in mezzo alla strada per mano del suo ex fidanzato.

 

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